https://it.wikipedia.org/wiki/Shisha_no_teikoku
Shisha no teikoku (屍者の帝国 "L'impero dei cadaveri") The Empire of Corpses fantascienza, storia alternativa, filosofia; steampunk all'ennesima potenza :)
Terzo film basato sulle opere di Project Itoh, romanzo omonimo.
Aaaw! Steampunk: ottone, cuoio, legno lucidato, velluto rosso, ampolle, ingranaggi ovunque. E carrozze a cavallo.
C'è veramente di tutto, XIX secolo storico e fantastorico. Ritroviamo il Frankenstein di Mary Shelley, la Macchina Differenziale di Babbage de La Macchina della Realtà di William Gibson e Bruce Sterling, l'Eva Futura di Auguste de Villiers de l'Isle-Adam, I Fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij, Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne, l'opera di sir Arthur Conan Doyle e chi più ne ha più ne metta :)
Un'intera biblioteca messa in un calderone e rimescolata fino ad amalgamare. Servire calda. :D
Protagonista John Watson (sì, quel Watson), che si ritrova a girare il globo per mettere le mani sulle Note di Victor (Frankenstein), un pacco di schede perforate che conterrebbero il metodo di rinfondere l'anima in un corpo defunto. Già, perché dato il successo di Victor tutti si sono dati allo stesso campo e la semplice rianimazione è tecnologia diffusa, ma il risultato sono zombie "buoni", semplici automi da utilizzare come forza lavoro; ma nessuno riesce a replicare i suoi successi, in particolare il dotarli di anima (i famosi 21 grammi).
Cos'è la vita, la morte, la coscienza, l'anima? I soliti interrogativi scorrono in sottofondo.
Film veramente godibile, anche se in certi punti mi ha lasciato perplesso e nella parte finale mi è sembrato un po' caotico, puntando più agli "effetti speciali" che all'intellettualmente stupefacente.
Altra dolenzia viene da un certo sconfinamento nel fantastico, cosa immagino inevitabile dato il tema, ma comunque mi stona in un contesto così hard-tech.
Ma chissene, tra i tre è quello che mi ha coinvolto di più. Più viscerale, meno iperuranico, più... umanescente. (sì, l'ho appena inventata :D )
Purtroppo, dell'opera di Itō Satoshi rimangono solo racconti e un romanzo tratto da un videogioco, quindi sarà difficile vedere altri film, a meno che il successo di questi tre non spinga ad adattamenti pesanti pur di proseguire. Vedremo. Oppure no.
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