Wake Up, Girls! - musica, idol
Ed eccoci al secondo capitolo della Trilogia di Tōhoku (`Tōhoku Sanbu-saku'「東北三部作」) di Yamamoto Yutaka (山本 寛), dedicata allo tsunami del 2011.
Capitolo bello corposo, composto di un film, una serie tivu, una serie spinoff minianime, un altro paio di film e un'ultima serie televisiva conclusiva. Ma andiamo con ordine.
Il primo film, Wake Up, Girls! Shichi-nin no Aidoru (Wake Up, Girls! 七人のアイドル, "Sette Idol"), ci mostra le origini del gruppo (Idol unit (アイドルユニット)) ed è sostanzialmente un prequel.
È un buon lavoro, tranquillo e ben costruito. Non trascina, ma probabilmente è perché non sono un fan del genere :D
La prima stagione televisiva viaggia molto più modestamente sotto svariati punti di vista, in particolare la qualità grafica e il cliché del gruppo di underdog che emerge grazie alle sue peculiarità. Beh, almeno (spoiler) non gli fanno vincere tutto, ma è solo perché una s'infortuna (alla faccia dell'augurio di rompersi una gamba del mondo dello spettacolo :D ) (/spoiler).
Per dire del budget ristretto, in una scena non hanno aggiornato il riflesso nello specchio sullo sfondo, quando il personaggio si muove:
Qui s'intermezzerebbe lo spin-off di minianime Wake Up, Girl ZOO!, ma c'è poco da dire, se non che l'associazione con i vari animali e relativi costumi viene ripresa nella seconda stagione.
I due film che seguono, Wake Up!, Girls! Seishun no Kage (Wake Up, Girls!青春の影, "L'Ombra della Giovinezza") e Wake Up, Girls! Beyond the Bottom, sono in realtà un'unica storia, che procede dalla prima stagione e vede sviluppi su tutti i fronti.
La qualità torna ad elevarsi.
Qui riemerge il progetto, in quanto tentano la fortuna a Tokyo, per scoprire che le loro radici sono a Sendai, nel Tōhoku. Questo ricorrente ritorno alle origini porta il messaggio allargato che la spina dorsale del Paese è quella che consente di elevarsi e pertanto è imperativo averne cura.
Conclude con la seconda stagione, Wake Up, Girls! Shin Shō (Wake Up, Girls!新章, "Nuovo Capitolo") e stavolta i mezzi finanziari si sprecano :D
I disegni sono sempre ottimi, per quanto l'animazione vede diverse parti statiche. A metà hanno dovuto rimediare con qualche ripetizione e un intero episodio di recap con le doppiatrici in live o qualcosa del genere.
Quella che si distingue è la CG, perfettamente integrata, davvero piacevole.
Il messaggio d'incentivazione delle realtà locali stavolta fa i conti con la globalizzazione e la dematerializzazione, aprendo lo scontro con il mondo delle Idol virtuali (Vdol (Vドル), contrazione di Virtual Idol), incarnato in Makina X (マキナX pronunciato "machina ex", gioco di parole su Ex-Machina), personaggio ispirato a Hatsune Miku.
È stata una maratoncina, ma soddisfacente :)
Trivia.
- Nella seconda stagione, Mayu si trova a recitare in uno sceneggiato televisivo (drama), dove il suo personaggio gioca a pallacanestro e indossa questa divisa:
- Negli USA la compagnia che importa Makina X è la Heinlein Co. (ハインレイン), chiaro riferimento allo scrittore di fantascienza :)
https://it.wikipedia.org/wiki/Robert_A._Heinlein
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