sabato 1 gennaio 2022

Shin no Nakama ja Nai to Yūsha no Party o Oidasareta no de, Henkyō de Slow Life Suru Koto ni Shimashita (真の仲間じゃないと勇者のパーティーを追い出されたので、辺境でスローライフすることにしました)

 https://en.wikipedia.org/wiki/Banished_from_the_Hero%27s_Party


Shin no Nakama ja Nai to Yūsha no Party o Oidasareta no de, Henkyō de Slow Life Suru Koto ni Shimashita (真の仲間じゃないと勇者のパーティーを追い出されたので、辺境でスローライフすることにしました) - Estromesso dal party dell'Eroe perché non un vero compagno, ho deciso di prendermela comoda alla frontiera - fantasy


Che cavolo, non stiamo un po' esagerando, coi titoli lunghi e iperdescrittivi, dovuti alla tendenza di non andare oltre a quello dei tempi moderni, dovuta dalle abitudini di consultazione frenetica e superficiale... ? :D

Questo titolo si distingue per l'accento posto sulla dualità predestinazione/libero arbitrio, obblighi/aspirazioni. Gli abitanti di questo mondo hanno una Benedizione, un dono divino che potremmo equiparare a una Classe di appartenenza, e sono tenuti per indicazione religiosa a svilupparsi in modo consono, senza contare che tale inclinazione fornisce pure un forte stimolo a farlo. Ma il nostro antieroe ritiene più importante usare il proprio libero arbitrio per perseguire i propri obiettivi, anche fossero diretti altrove.

Chi si ritrova con un contrasto/dilemma tra la propria Benedizione e le proprie aspirazioni ma non riesce a comprendere le possibilità offerte dal libero arbitrio, rischia una vita infelice ed è disposto ad usare una droga che consente l'aggiunta di una seconda Benedizione a discapito di quella nativa, ma... niente spoiler. ^_^;

L'altro aspetto interessante riguarda la formazione del party dell'Eroe in missione per far fuori il Re demone. La linearità viene fatta saltare: ci sono gelosie, intrighi, manipolazioni, separazioni, con buona pace della sacra missione. 

Ciò detto, l'implementazione è piatta, le tre o quattro trame intrecciate senza trasporto, quasi non ci sia stato sviluppo oltre la bozza o poco oltre. Non è divertente :D

Anche tecnicamente, grafica e animazione, sono piuttosto... poco sofisticate. La cosa non peserebbe se ci fosse coinvolgimento nella storia e/o nelle azioni, ma purtroppo...

L'ambientazione dell'ultima missione lascia intravvedere retroscena complicati, che potenzialmente vanno dall'antica civiltà tecnologica alla realtà simulata.

Vicenda conclusa ma finale potenzialmente aperto, vedremo.

Trivia
Anche in questo mondo fantasy troviamo due lune, solo che stavolta non sono una azzurra e l'altra rossa, ma bianca e azzurra (o entrambe azzurre ma d'intensità diversa) ^_^;
Sarà mica indizio che è un isekai (vedi punto precedente sui retroscena)? :D




P.S.: Riguardandolo, mi sono reso conto delle sovrapposizioni con il genere litRPG, in particolare il paradigma del Sistema, che in questo caso viene chiamato Demis (o Demise, che in inglese significa decesso o rimozione, trasferimento?), che elargisce la Protezione Divina. D'altro canto, potrebbe trattarsi di semplice coincidenza, dato che, stando a wikipedia giapponese, «L'ispirazione per questo lavoro è venuta da un articolo che l'autore ha visto su Internet che diceva: "Nell'Induismo, le occupazioni sono determinate dalla nascita" e come i personaggi dei giochi di ruolo che non cambiano lavoro nascono con un modo predeterminato di crescere. Questo mi ha portato a chiedermi cosa pensassero della fissazione dei loro ruoli.» (traduzione automatica :D )
A far sperare in un seguito ci sono l'apparizione in extremis di Yarandorara e la frase sibillina riguardo il fatto che per fare la droga non servono cuori di demoni dell'ascia...

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