https://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/anime.php?id=19474
Escha Chron (エスカクロン) - filosofico, fantascienza
Escha e Chron sono le due protagoniste, i loro nomi sono palesemente derivati da Eschatology e Chron (o Chronozone), il che suggerisce la loro provenienza da "la fine dei tempi" (aka Terminal) ^_^;;
Il tema sostanzialmente è la consapevolezza di ciò che ci rende completi e definiti, senza cui ci sentiamo a disagio senza sapere perché.
Siamo giusto un passo prima del più classico "non sappiamo cosa sia importante per noi finché non lo perdiamo" :)
Gradevole da vedere e ben fatto.
Rimane il dubbio su chi/cosa sia Albert, che non compare né si sente mai.
Viene facile pensare ad Albert Einstein, ma... ^_^;;;
sabato 30 giugno 2018
Caligula (カリギュラ)
https://en.wikipedia.org/wiki/Caligula_(anime)
Caligula (カリギュラ) - fantascienza, psicologico
Sono un po' sorpreso di trovare poco seguito in rete e quel poco che trovo è nettamente spaccato in due tra apprezzamento e denigrazione. Io sono per la prima :D
Forse dipende dal fatto che i detrattori si aspettavano parecchia più azione.
In estrema sintesi, possiamo considerarla una speculazione sul prossimo futuro, in cui le AI sconfinano nell'essenza di ciò che è inerentemente umano, ossia il concetto di felicità. Cosa succederebbe se una AI decidesse di perseguire la felicità delle persone? (spoiler: casini inenarrabili :D )
Impressione personale: μ (mi greca, ma nell'anime la pronunciano Myu), la AI cantante, mi pare richiamare la vocaloid Hatsune Miku (初音 ミク), almeno esteticamente, diciamo, dato che le sue canzoni sono assai diverse.
L'anime non risponde a tutte le domande, in particolare ce n'è una che mi tormenta: da dove salta fuori Aria?!?
Ciò lascia spazio a una seconda stagione. Che mi auguro ci sarà. E che non la brucino facendo le cose tanto per farle :D
Caligula (カリギュラ) - fantascienza, psicologico
Sono un po' sorpreso di trovare poco seguito in rete e quel poco che trovo è nettamente spaccato in due tra apprezzamento e denigrazione. Io sono per la prima :D
Forse dipende dal fatto che i detrattori si aspettavano parecchia più azione.
In estrema sintesi, possiamo considerarla una speculazione sul prossimo futuro, in cui le AI sconfinano nell'essenza di ciò che è inerentemente umano, ossia il concetto di felicità. Cosa succederebbe se una AI decidesse di perseguire la felicità delle persone? (spoiler: casini inenarrabili :D )
Impressione personale: μ (mi greca, ma nell'anime la pronunciano Myu), la AI cantante, mi pare richiamare la vocaloid Hatsune Miku (初音 ミク), almeno esteticamente, diciamo, dato che le sue canzoni sono assai diverse.
L'anime non risponde a tutte le domande, in particolare ce n'è una che mi tormenta: da dove salta fuori Aria?!?
Ciò lascia spazio a una seconda stagione. Che mi auguro ci sarà. E che non la brucino facendo le cose tanto per farle :D
mercoledì 27 giugno 2018
Shirobako
https://it.wikipedia.org/wiki/Shirobako
Shirobako - "Scatola bianca" - Slice of life, edutainment, commedia
Altro anime che illustra, tramite le vicende della protagonista e delle sue amiche, un certo ambito lavorativo, in questo caso la produzione di anime.
Particolarità che aumenta la sua distinzione è che i personaggi sono adulti, a rappresentare varie generazioni in continuità di quel mondo.
Stavolta l'accento è posto molto più sul dettaglio lavorativo che sulla protagonista. Ed è pure zeppo, tanto che non mi è stato facile star dietro a certe sequenze in cui parlavano a raffica (e leggere i sottotitoli non agevola la cosa ) :D
Tuttavia la sua storia personale e delle sue compagne/amiche non viene trascurata, solo che i progressi sono più un intercalare riflessivo calato tra le vicende lavorative. Il che ha anche senso, in quanto normalmente prese dagli impegni lavorativi; tempo per sé lo si trova nelle pause.
Oltre a farci assistere alla vicende, ci sono pure intermissioni esplicative di termini e procedimenti, altro punto a favore.
La trattazione è realistica e i personaggi sono esseri umani e coprono praticamente tutto lo spettro caratteriale, ma anche le più brutte impressioni poi vengono ammorbidite alla scoperta che in fondo sono tutte brave persone. ^_^
Sto scrivendo troppo, significa che ha parecchio da dire e/o che mi ha intrigato più del solito. Perciò ci do' un taglio :D
Trivia (non esaustivi).
La maggior parte dei computer fa girare un sistema operativo che ricorda MSWindows 7, ma poi ci dettagliano questo Ubundows, ibrido di Linux Ubuntu e MSWindows? ^_^;
Un portatile che richiama la Apple, solo che ha un peperoncino sbocconcellato, come logo
I grafici CG usano tavolette grafiche Wacom Intuos 3
I grafici CG3D usano AutoCAD della Autodesk
e lavorano con due monitor (nello Studio dell'immagine qui sopra ne usano due uguali, mentre in quello dove lavora Misa quello secondario è più piccolo):
Shirobako - "Scatola bianca" - Slice of life, edutainment, commedia
Altro anime che illustra, tramite le vicende della protagonista e delle sue amiche, un certo ambito lavorativo, in questo caso la produzione di anime.
Particolarità che aumenta la sua distinzione è che i personaggi sono adulti, a rappresentare varie generazioni in continuità di quel mondo.
Stavolta l'accento è posto molto più sul dettaglio lavorativo che sulla protagonista. Ed è pure zeppo, tanto che non mi è stato facile star dietro a certe sequenze in cui parlavano a raffica (e leggere i sottotitoli non agevola la cosa ) :D
Tuttavia la sua storia personale e delle sue compagne/amiche non viene trascurata, solo che i progressi sono più un intercalare riflessivo calato tra le vicende lavorative. Il che ha anche senso, in quanto normalmente prese dagli impegni lavorativi; tempo per sé lo si trova nelle pause.
Oltre a farci assistere alla vicende, ci sono pure intermissioni esplicative di termini e procedimenti, altro punto a favore.
La trattazione è realistica e i personaggi sono esseri umani e coprono praticamente tutto lo spettro caratteriale, ma anche le più brutte impressioni poi vengono ammorbidite alla scoperta che in fondo sono tutte brave persone. ^_^
Sto scrivendo troppo, significa che ha parecchio da dire e/o che mi ha intrigato più del solito. Perciò ci do' un taglio :D
Trivia (non esaustivi).
La maggior parte dei computer fa girare un sistema operativo che ricorda MSWindows 7, ma poi ci dettagliano questo Ubundows, ibrido di Linux Ubuntu e MSWindows? ^_^;
Un portatile che richiama la Apple, solo che ha un peperoncino sbocconcellato, come logo
I grafici CG usano tavolette grafiche Wacom Intuos 3
I grafici CG3D usano AutoCAD della Autodesk
e lavorano con due monitor (nello Studio dell'immagine qui sopra ne usano due uguali, mentre in quello dove lavora Misa quello secondario è più piccolo):
domenica 24 giugno 2018
Comic Girls (こみっくがーるず)
https://it.wikipedia.org/wiki/Comic_Girls
Comic Girls (こみっくがーるず) - Giovani autrici di fumetti - commedia, slice of life, edutainment
Da qualche tempo ricorrono queste serie in cui, tramite le vicende dei personaggi, viene illustrato un certo ambito professionale; in questo caso, ragazzine delle superiori che entrano nel mondo degli autori di fumetti professionisti.
La serie è leggera e gradevole; forse troppo leggera, avrei preferito qualche dettaglio in più su come funziona il loro mondo (che so, qualche "lezione" sparsa su tecniche e strumenti). Altra cosa che quasi m'infastidiva era il flusso semicontinuo di grida, gridolini, frigne e quant'altro; tutta quell'emotività può essere carina di quando in quando, ma l'eccesso ricorda delle bambine delle elementari se non dell'asilo :D
Comunque, questo genere mi intriga, specie quando i protagonisti sono adulti (qui compaiono dei personaggi della generazione precedente, che mostrano esiti differenti dal successo artistico; sarebbe carino farci uno spin-off).
Una cosa molto carina è l'autoreferenzialità del fumetto di debutto di Kaos, intitolato Comic Girls e che narra le vicende di quattro ragazze che... Insomma, nel fumetto c'è il fumetto che lo contiene, in piena ricorsione ^_^
Magari mi sbaglio, ma mi pare realizzato al computer in modo molto egregio, tranne per due piccoli punti assolutamente irrilevanti: nella sigla le ragazze si avvicinano correndo e l'effetto è decisamente innaturale; punto secondo, c'è una scena (riciclata più volte) di traffico automobilistico che è piuttosto fastidiosa. Robette, ma nella buona qualità del resto risaltano :D
Trivia:
- Kaos usa una tavoletta grafica con schermo integrato, una RINTIQ (nome deformato di Cintiq; più precisamente, direi una Wacom Cintiq 13HD )
- Ruki a suo tempo ha acquistato un PC ma non l'ha mai neanche accesso per assoluta incompetenza in materia. È un anonimo desktop, con un simil-MSWindows. Kaos glielo configura (ma alla fine non se ne farà nulla), installandoci lo stesso software che usa lei:
Icona sul desktop:
Interfaccia utente:
Al PC collegano una tavoletta grafica che non riesco a identificare, anche se lo stilo richiama quello di una Wacom Intuos
- L'editor di Kaos usa un qualche tablet (dal nottolino sulla destra, che sia camera o pigiolino), con su un qualche MSWindows (dal wallpaper). Notare l'assenza di touchpad sulla tastiera, cosa che farebbe escludere un Surface.
Cosa carina è il simbolo grafico sul tasto Meta, che sembra un gatto con lo sguardo minaccioso (o un simbolo astratto... risoluzione insufficiente ^_^;;; )
P.S.: aggiunta lista episodi a wikipedia
Comic Girls (こみっくがーるず) - Giovani autrici di fumetti - commedia, slice of life, edutainment
Da qualche tempo ricorrono queste serie in cui, tramite le vicende dei personaggi, viene illustrato un certo ambito professionale; in questo caso, ragazzine delle superiori che entrano nel mondo degli autori di fumetti professionisti.
La serie è leggera e gradevole; forse troppo leggera, avrei preferito qualche dettaglio in più su come funziona il loro mondo (che so, qualche "lezione" sparsa su tecniche e strumenti). Altra cosa che quasi m'infastidiva era il flusso semicontinuo di grida, gridolini, frigne e quant'altro; tutta quell'emotività può essere carina di quando in quando, ma l'eccesso ricorda delle bambine delle elementari se non dell'asilo :D
Comunque, questo genere mi intriga, specie quando i protagonisti sono adulti (qui compaiono dei personaggi della generazione precedente, che mostrano esiti differenti dal successo artistico; sarebbe carino farci uno spin-off).
Una cosa molto carina è l'autoreferenzialità del fumetto di debutto di Kaos, intitolato Comic Girls e che narra le vicende di quattro ragazze che... Insomma, nel fumetto c'è il fumetto che lo contiene, in piena ricorsione ^_^
Magari mi sbaglio, ma mi pare realizzato al computer in modo molto egregio, tranne per due piccoli punti assolutamente irrilevanti: nella sigla le ragazze si avvicinano correndo e l'effetto è decisamente innaturale; punto secondo, c'è una scena (riciclata più volte) di traffico automobilistico che è piuttosto fastidiosa. Robette, ma nella buona qualità del resto risaltano :D
Trivia:
- Kaos usa una tavoletta grafica con schermo integrato, una RINTIQ (nome deformato di Cintiq; più precisamente, direi una Wacom Cintiq 13HD )
Il software di disegno che usa è Comic Stadiam della Comic Pro ltd; l'unica cosa che mi viene in mente è Manga Studio, però non trovo corrispondenze con il logo (nè con l'interfaccia).
Icona sul desktop:
Interfaccia utente:
Al PC collegano una tavoletta grafica che non riesco a identificare, anche se lo stilo richiama quello di una Wacom Intuos
- L'editor di Kaos usa un qualche tablet (dal nottolino sulla destra, che sia camera o pigiolino), con su un qualche MSWindows (dal wallpaper). Notare l'assenza di touchpad sulla tastiera, cosa che farebbe escludere un Surface.
Cosa carina è il simbolo grafico sul tasto Meta, che sembra un gatto con lo sguardo minaccioso (o un simbolo astratto... risoluzione insufficiente ^_^;;; )
P.S.: aggiunta lista episodi a wikipedia
sabato 23 giugno 2018
Kämpfer (けんぷファー)
https://it.wikipedia.org/wiki/K%C3%A4mpfer
Kämpfer (けんぷファー) - "Combattente" in tedesco - fantasy, fantascienza, shoujo, harem
Trama, motivazioni, dettagli topici come l'uso della lingua tedesca... sono solo dei giustificativi, delle scuse per affastellare cliché e luoghi comuni sull'universo femminile adolescenziale, in particolare quelli più estremi e devianti :D
Chiarito questo e messa da parte ogni aspettativa di coerenza e consistenza, ci si rilassa e ci si gode questa serie di vicende leggere e l'ironia che le accompagna, prendendole per quello che sono. :)
Alcuni punti:
- il protagonista è incredibilmente denso: vabbé che noi maschietti i messaggi indiretti non li cogliamo (ragazze, le cose ce le dovete dire chiare e tonde, scordatevi ogni comprensione empatica/telepatica), ma a questo manco a dirglielo in stampatello e metaforicamente sbattendogliela in faccia... ^_^;;;
- gli animaletti di peluche della serie Zōmotsu Animal (臓物アニマル) (Animali Sbudellati) li trovo disgustosi (bleah) :P Nella serie i loro movimenti vengono pure sonorizzati con rumori di intestini (aribleah) o qualcosa del genere. Sospetto faccia parte di quella ironia/presa in giro sui comportamenti delle ragazzine, in questo caso il trovare carine cose assurde o rivoltanti, purché pelusciate :D
- un aspetto simpatico riguarda la rottura della quarta parete: ogni volta che un messenger (peluche di cui sopra, ma "animato") parla per la prima volta i presenti commentano di come la sua voce sia identica a quella della doppiatrice (seiyū (声優)) che - guardacaso - lo sta doppiando :D
Kämpfer (けんぷファー) - "Combattente" in tedesco - fantasy, fantascienza, shoujo, harem
Trama, motivazioni, dettagli topici come l'uso della lingua tedesca... sono solo dei giustificativi, delle scuse per affastellare cliché e luoghi comuni sull'universo femminile adolescenziale, in particolare quelli più estremi e devianti :D
Chiarito questo e messa da parte ogni aspettativa di coerenza e consistenza, ci si rilassa e ci si gode questa serie di vicende leggere e l'ironia che le accompagna, prendendole per quello che sono. :)
Alcuni punti:
- il protagonista è incredibilmente denso: vabbé che noi maschietti i messaggi indiretti non li cogliamo (ragazze, le cose ce le dovete dire chiare e tonde, scordatevi ogni comprensione empatica/telepatica), ma a questo manco a dirglielo in stampatello e metaforicamente sbattendogliela in faccia... ^_^;;;
- gli animaletti di peluche della serie Zōmotsu Animal (臓物アニマル) (Animali Sbudellati) li trovo disgustosi (bleah) :P Nella serie i loro movimenti vengono pure sonorizzati con rumori di intestini (aribleah) o qualcosa del genere. Sospetto faccia parte di quella ironia/presa in giro sui comportamenti delle ragazzine, in questo caso il trovare carine cose assurde o rivoltanti, purché pelusciate :D
- un aspetto simpatico riguarda la rottura della quarta parete: ogni volta che un messenger (peluche di cui sopra, ma "animato") parla per la prima volta i presenti commentano di come la sua voce sia identica a quella della doppiatrice (seiyū (声優)) che - guardacaso - lo sta doppiando :D
RDG Red Data Girl (RDG レッドデータガール)
https://it.wikipedia.org/wiki/RDG_Red_Data_Girl
RDG Red Data Girl (RDG レッドデータガール) - sovrannaturale, fantascienza
Di fantascienza c'è giusto un po' di ciclicità/viaggio nel tempo/universi paralleli, per il resto siamo in pieno shintoismo.
È una storia di presa di coscienza di sé, metafora della maturazione adolescenziale, con tutto il casino appresso.
Siccome non c'è un fine, l'impressione è che sia tutto un bordeggiare cercando di non affondare al primo scoglio :D
Per il resto è gradevole ma... uh... "dimenticabile", nel senso di "non indimenticabile" ^_^;;;
Ha dei discreti punti di riflessione, ma temo che la distanza dalla cultura giapponese renda vaghe certe parti. E di tale cultura la serie è intrisa :)
Non essendoci un fine, il finale è "aperto", cosa ovvia ma che lascia spazio a una continuazione; che trovo poco probabile, ma non si sa mai. Vedremo.
RDG Red Data Girl (RDG レッドデータガール) - sovrannaturale, fantascienza
Di fantascienza c'è giusto un po' di ciclicità/viaggio nel tempo/universi paralleli, per il resto siamo in pieno shintoismo.
È una storia di presa di coscienza di sé, metafora della maturazione adolescenziale, con tutto il casino appresso.
Siccome non c'è un fine, l'impressione è che sia tutto un bordeggiare cercando di non affondare al primo scoglio :D
Per il resto è gradevole ma... uh... "dimenticabile", nel senso di "non indimenticabile" ^_^;;;
Ha dei discreti punti di riflessione, ma temo che la distanza dalla cultura giapponese renda vaghe certe parti. E di tale cultura la serie è intrisa :)
Non essendoci un fine, il finale è "aperto", cosa ovvia ma che lascia spazio a una continuazione; che trovo poco probabile, ma non si sa mai. Vedremo.
domenica 17 giugno 2018
Big Wars: Kami Utsu Akaki Kōya ni (ビッグ・ウォーズ 神撃つ朱き荒野に )
https://en.wikipedia.org/wiki/Big_Wars
Big Wars: Kami Utsu Akaki Kōya ni (ビッグ・ウォーズ 神撃つ朱き荒野に ) - Big Wars: Spara agli Dei nel Deserto Rosso - Fantascienza, Azione
Fantascienza vecchia maniera, quasi una Space Opera.
In realtà di fantascienza non ce n'è molta, è più un film d'azione/guerra. Niente di eccezionale, ma una discreta oretta e più, per chi non disdegna il genere :)
Punti forti sono nel design: sia il chara che riesce a dare un certo realismo alla multietnicità dei personaggi, senza scadere negli stereotipi né in un senso né nell'altro; anche il mecha riesce a creare un'ambientazione solida, anche se forse è un po' conservativa.
Trivia.
Smartwatch: funziona da registratore vocale, telefono, terminale, eccetera.
L'ambientazione sarebbe nei primi lustri del 25° secolo (tocca correggere wikipedia)...
In 25 (!) anni realtà e immaginario sono completamente cambiati ^_^;;;
Big Wars: Kami Utsu Akaki Kōya ni (ビッグ・ウォーズ 神撃つ朱き荒野に ) - Big Wars: Spara agli Dei nel Deserto Rosso - Fantascienza, Azione
Fantascienza vecchia maniera, quasi una Space Opera.
In realtà di fantascienza non ce n'è molta, è più un film d'azione/guerra. Niente di eccezionale, ma una discreta oretta e più, per chi non disdegna il genere :)
Punti forti sono nel design: sia il chara che riesce a dare un certo realismo alla multietnicità dei personaggi, senza scadere negli stereotipi né in un senso né nell'altro; anche il mecha riesce a creare un'ambientazione solida, anche se forse è un po' conservativa.
Trivia.
Smartwatch: funziona da registratore vocale, telefono, terminale, eccetera.
L'ambientazione sarebbe nei primi lustri del 25° secolo (tocca correggere wikipedia)...
In 25 (!) anni realtà e immaginario sono completamente cambiati ^_^;;;
Hoshizora Kiseki (星空キセキ)
https://en.wikipedia.org/wiki/Hoshizora_Kiseki
Hoshizora Kiseki (星空キセキ) - Miracolo del Cielo stellato - Romantico, fantascienza
Un po' criptico, lascia molto non-detto, affermazioni senza spiegazioni né dettagli, giusto per dare il senso del momento.
In ultima analisi, la tesi sembra essere che per quanto si sia tecnicamente pronti, senza sentimenti viene a mancare una parte essenziale che ci rende incompleti e quindi non adatti.
Tentare un salto in avanti lasciando dietro di sé ciò che ci rende umani è un errore da non compiere (e ad impedirlo è la delicatezza del meccanismo, che si rompe :D ).
Carino, forse un po' troppo new age, per i miei gusti... :D
Il tema principale è quello del carpe diem, cogliere il momento per non pentirsene più avanti, quando ci si renderà conto che non ci sarà una seconda occasione.
Questo filo intreccia le vicende dei due protagonisti, fino ad unirle.
Da questo punto di vista l'anime è pienamente riuscito, considerando il target adolescenziale.
L'invito è a "muovere il cu*o", per inseguire (o ritrovare) i propri sogni.
Hoshizora Kiseki (星空キセキ) - Miracolo del Cielo stellato - Romantico, fantascienza
Un po' criptico, lascia molto non-detto, affermazioni senza spiegazioni né dettagli, giusto per dare il senso del momento.
In ultima analisi, la tesi sembra essere che per quanto si sia tecnicamente pronti, senza sentimenti viene a mancare una parte essenziale che ci rende incompleti e quindi non adatti.
Tentare un salto in avanti lasciando dietro di sé ciò che ci rende umani è un errore da non compiere (e ad impedirlo è la delicatezza del meccanismo, che si rompe :D ).
Carino, forse un po' troppo new age, per i miei gusti... :D
Il tema principale è quello del carpe diem, cogliere il momento per non pentirsene più avanti, quando ci si renderà conto che non ci sarà una seconda occasione.
Questo filo intreccia le vicende dei due protagonisti, fino ad unirle.
Da questo punto di vista l'anime è pienamente riuscito, considerando il target adolescenziale.
L'invito è a "muovere il cu*o", per inseguire (o ritrovare) i propri sogni.
giovedì 14 giugno 2018
Mary to Majo no Hana (メアリと魔女の花) - ita
https://it.wikipedia.org/wiki/Mary_to_Majo_no_Hana
Mary to Majo no Hana (メアリと魔女の花) "Mary e il fiore della strega", avventura, fantasy
Torno ad occuparmi di questo film perché oggi è uscito nelle sale cinematografiche l'adattamento italiano.
Cominciamo col dire che stranamente la programmazione dura un'intera settimana, dal 14 al 20 giugno. O non hanno nient'altro da proiettare o qualcuno non ha capito che si tratta di cartoni animati giapponesi :D Oh, beh, meglio per noi.
Purtroppo al primo spettacolo eravamo in 5 e uno si è allontanato a neanche un terzo; voglio pensare abbia ricevuto una chiamata urgentissima ^_^;;;
Bene, veniamo alle critiche all'edizione nostrana :D
Al solito, le doppiatrici italiane non sanno alzare la voce. Voglio ringraziare la doppiatrice della protagonista per avercelo ricordato :D
Punto secondo, anche i traduttori o, meglio, gli adattatori, mancano di capacità professionali :/ Non hanno fatto un lavoro penoso, anzi, ma qua e là mi cascano sul letterale.
Prendiamo ad esempio quando Mary vuole andare nella foresta e Peter tenta di dissuaderla. Mary se ne esce con un beffardo "Hmm? Sei un codardo?" o qualcosa del genere. Codardo?!? Una ragazzina non userebbe la parola codardo, non con un coetaneo.
Temo che il dvd resterà incellofanato a lungo... :D
Mary to Majo no Hana (メアリと魔女の花) "Mary e il fiore della strega", avventura, fantasy
Torno ad occuparmi di questo film perché oggi è uscito nelle sale cinematografiche l'adattamento italiano.
Cominciamo col dire che stranamente la programmazione dura un'intera settimana, dal 14 al 20 giugno. O non hanno nient'altro da proiettare o qualcuno non ha capito che si tratta di cartoni animati giapponesi :D Oh, beh, meglio per noi.
Purtroppo al primo spettacolo eravamo in 5 e uno si è allontanato a neanche un terzo; voglio pensare abbia ricevuto una chiamata urgentissima ^_^;;;
Bene, veniamo alle critiche all'edizione nostrana :D
Al solito, le doppiatrici italiane non sanno alzare la voce. Voglio ringraziare la doppiatrice della protagonista per avercelo ricordato :D
Punto secondo, anche i traduttori o, meglio, gli adattatori, mancano di capacità professionali :/ Non hanno fatto un lavoro penoso, anzi, ma qua e là mi cascano sul letterale.
Prendiamo ad esempio quando Mary vuole andare nella foresta e Peter tenta di dissuaderla. Mary se ne esce con un beffardo "Hmm? Sei un codardo?" o qualcosa del genere. Codardo?!? Una ragazzina non userebbe la parola codardo, non con un coetaneo.
Temo che il dvd resterà incellofanato a lungo... :D
mercoledì 13 giugno 2018
Glamorous Heroes (グラマラスヒーローズ)
https://ja.wikipedia.org/wiki/GLAMOROUS_HEROES
https://anidb.net/perl-bin/animedb.pl?show=anime&aid=13431
Glamorous Heroes (グラマラスヒーローズ) - Gli eroi di Glamorous
Uh... Ehm...
Beh, diciamo che qui abbiamo una decina di brevi episodi per una 50ina di minuti complessivi. L'anime, giapponese, è basato su un videogioco online, cinese, di ambientazione GDR fantasy senza troppe libertà, mi par di capire.
Uno potrebbe pensare che con pochi e brevissimi episodi le risorse impiegate si concentrano e la qualità s'impenni, ma non è il nostro caso... Probabilmente le risorse suddette erano già sottili di loro :D
Disegni, animazione, doppiaggio, è tutto a un livello di poca spesa. Ho visto lavori amatoriali animati peggio, ma disegnati e doppiati meglio :D
Ok, ok, negli anni '80 guardavamo di peggio e ci andavamo matti. Ma erano tre decadi fa e più... :D
Non è proprio da buttare, ma neanche da cercare attivamente ^_^;;;
Si può guardare, se la s'incrocia e si quell'oretta di tempo da butt... inufficiente per guardarsi qualcosa di meglio ^_^;;;
Se vogliamo, qualcosa di buono riusciamo comunque a tirarcela fuori.
Il contesto è quello degli e-sport, che stanno sempre più diffondendosi, tanto che più di qualcuno vorrebbe gli venisse riconosciuto uno status ufficiale (leggi: girano un sacco di soldi).
Il filo conduttore della trama è un chip intercraniale che viene indicato come doping (e-doping?), una cavolata fantascientifica (oggi, ma già ci muoviamo nel futuribile, e neanche tanto lontano, IMHO) la quale però tocca un argomento delicato, quello del doping negli e-sport, per l'appunto, cosa di cui si sente parlare poco se non nulla.
Insomma, con questo doppio salto mortale carpiato logico-semantico, ecco che possiamo dire di non aver buttato il nostro tempo a guardarla :D
martedì 12 giugno 2018
Hitsugi no Chaika (棺姫のチャイ)
https://en.wikipedia.org/wiki/Chaika_-_The_Coffin_Princess
Hitsugi no Chaika (棺姫のチャイ) - Chaika della bara - fantasy
Serie davvero bellina, anche se qualche difetto non le fa raggiungere il top della classifica :D
La prima stagione è quella meglio riuscita, l'unico grosso difetto è la mancanza di uniformità nei disegni, in pratica ci sono due distinte "mani" (la cosa non è inusuale, anzi) eccessivamente diverse tra loro. In effetti, sui disegni in sé si potrebbe lasciar correre, il problema consiste nella colorazione. Nell'era del digitale pare impossibile sbagliare una cosa del genere, ma tant'è.
La seconda stagione risulta meno ponderata. La prima parte è un po' erratica, come cercasse di ritrovare una motivazione. Poi scade di brutto con la storia di Hartgen e del torneo: niente strategie, nessuna contromisura, un gran casotto, per dirla con un termine tecnico :D
Magari erano a corto di finanziamenti o tempo (speso troppo nel cercare di non cadere negli "errori" della prima stagione?), tant'è che è pure scorciata a 10 episodi.
Fortunatamente nel finale si riscatta, pur lasciando un po' l'impressione di dover chiudere in fretta; ma rimane un buon lavoro.
Complessivamente, qualcosa di ricordabile :)
Hitsugi no Chaika (棺姫のチャイ) - Chaika della bara - fantasy
Serie davvero bellina, anche se qualche difetto non le fa raggiungere il top della classifica :D
La prima stagione è quella meglio riuscita, l'unico grosso difetto è la mancanza di uniformità nei disegni, in pratica ci sono due distinte "mani" (la cosa non è inusuale, anzi) eccessivamente diverse tra loro. In effetti, sui disegni in sé si potrebbe lasciar correre, il problema consiste nella colorazione. Nell'era del digitale pare impossibile sbagliare una cosa del genere, ma tant'è.
La seconda stagione risulta meno ponderata. La prima parte è un po' erratica, come cercasse di ritrovare una motivazione. Poi scade di brutto con la storia di Hartgen e del torneo: niente strategie, nessuna contromisura, un gran casotto, per dirla con un termine tecnico :D
Magari erano a corto di finanziamenti o tempo (speso troppo nel cercare di non cadere negli "errori" della prima stagione?), tant'è che è pure scorciata a 10 episodi.
Fortunatamente nel finale si riscatta, pur lasciando un po' l'impressione di dover chiudere in fretta; ma rimane un buon lavoro.
Complessivamente, qualcosa di ricordabile :)
domenica 10 giugno 2018
Nana maru san batsu (ナナマル サンバツ) - 7O3X
https://it.wikipedia.org/wiki/Fastest_Finger_First
Nana maru san batsu (ナナマル サンバツ) - 7O3X - Sette giuste Tre sbagliate - (Fastest Finger First è il titolo internazionale?) - giochi competitivi a quiz
Altra nicchia, quella dei giochi a quiz.
Buona partenza, ma poi si perde un po' troppo nei tecnicismi. Se vi siete appassionati a Hikaru no Go, ci ritroverete un po' di quello spirito. La grossa differenza è che il Go è una cosa colossale, mentre i quiz stanno parecchi livelli più sotto.
Come dicevo, trovo la narrazione troppo sbilanciata su regole, tecniche, strategie eccetera, penalizzando un po' lo sviluppo dei personaggi, che finiscono per risultare un che di superficiali.
Il sospetto è che abbiano dovuto comprimere troppo per mancanza di tempo/episodi. Il finale lascia un'apertura per un seguito: vedremo.
Comunque una buona serie, tutto sommato.
Nana maru san batsu (ナナマル サンバツ) - 7O3X - Sette giuste Tre sbagliate - (Fastest Finger First è il titolo internazionale?) - giochi competitivi a quiz
Altra nicchia, quella dei giochi a quiz.
Buona partenza, ma poi si perde un po' troppo nei tecnicismi. Se vi siete appassionati a Hikaru no Go, ci ritroverete un po' di quello spirito. La grossa differenza è che il Go è una cosa colossale, mentre i quiz stanno parecchi livelli più sotto.
Come dicevo, trovo la narrazione troppo sbilanciata su regole, tecniche, strategie eccetera, penalizzando un po' lo sviluppo dei personaggi, che finiscono per risultare un che di superficiali.
Il sospetto è che abbiano dovuto comprimere troppo per mancanza di tempo/episodi. Il finale lascia un'apertura per un seguito: vedremo.
Comunque una buona serie, tutto sommato.
Konbini kareshi (コンビニカレシ)
https://it.wikipedia.org/wiki/Convenience_Store_Boy_Friends
Konbini kareshi (コンビニカレシ) - Il fidanzato del negozietto - sentimental-adolescenziale
È stata una discreta fatica, arrivare in fondo^_^;;;
È lento, poco disegnato e pochissimo animato.
Bisogna essere dei fan sfegatati del genere, per riuscire ad apprezzarlo... Non essendo il mio caso, in troppi punti mi sono sentito annoiato e in troppo pochi interessato a quanto avveniva.
Non dico sia stato tempo buttato, ma di certo potevo impiegarlo meglio e di sicuro non lo guarderò una seconda volta... :D
Il titolo viene spiegato nel decimo episodio, forse il migliore della serie e probabilmente quello dove hanno speso metà del budget :D
P.S.: sistemata la pagina di wikipedia
Konbini kareshi (コンビニカレシ) - Il fidanzato del negozietto - sentimental-adolescenziale
È stata una discreta fatica, arrivare in fondo^_^;;;
È lento, poco disegnato e pochissimo animato.
Bisogna essere dei fan sfegatati del genere, per riuscire ad apprezzarlo... Non essendo il mio caso, in troppi punti mi sono sentito annoiato e in troppo pochi interessato a quanto avveniva.
Non dico sia stato tempo buttato, ma di certo potevo impiegarlo meglio e di sicuro non lo guarderò una seconda volta... :D
Il titolo viene spiegato nel decimo episodio, forse il migliore della serie e probabilmente quello dove hanno speso metà del budget :D
P.S.: sistemata la pagina di wikipedia
sabato 9 giugno 2018
Two Car (つうかあ)
https://it.wikipedia.org/wiki/Two_Car
Two Car (つうかあ) - sport, commedia romantica
Per quanto piccola possa essere una nicchia, ho il sospetto che ci sia un anime dedicato, da qualche parte ^_^;;
Questa ci porta nel mondo delle gare su sidecar, in chiave femminile: a parte il coach per cui rivaleggiano le due protagoniste, il resto dei personaggi è parte dell'altra metà del cielo :D
Che poi, in realtà, buona parte degli episodi esplora storia e caratteri delle ragazze degli altri team, mantenendo sullo sfondo la trama "principale".
Forse anche per questo si avverte una certa mancanza di approfondimento...
Ovviamente il punto di forza sono le moto, mostrate e descritte dettagliatamente, senza però scadere nel pedante.
CG3D a volte ottima, mentre in altre ci ritroviamo i soliti movimenti con le articolazioni "sui binari".
Trivia.
Tutti i mezzi che compaiono sono a tre ruote.
L'auto della polizia è una Isetta
I pulmini e l'ambulanza sono derivati dal Mazda T2000
Altri modelli, mostrati dal'alto in occasione della gara. La presenza di cartelli e tavoli lascia intendere una promozione commerciale
Anche in un flashback narrativo del primo episodio: la n.3 in primo piano è una Messerschmitt_Kabinenroller, la rossa in secondo piano dovrebbe essere una Daihatsu Bee
Two Car (つうかあ) - sport, commedia romantica
Per quanto piccola possa essere una nicchia, ho il sospetto che ci sia un anime dedicato, da qualche parte ^_^;;
Questa ci porta nel mondo delle gare su sidecar, in chiave femminile: a parte il coach per cui rivaleggiano le due protagoniste, il resto dei personaggi è parte dell'altra metà del cielo :D
Che poi, in realtà, buona parte degli episodi esplora storia e caratteri delle ragazze degli altri team, mantenendo sullo sfondo la trama "principale".
Forse anche per questo si avverte una certa mancanza di approfondimento...
Ovviamente il punto di forza sono le moto, mostrate e descritte dettagliatamente, senza però scadere nel pedante.
CG3D a volte ottima, mentre in altre ci ritroviamo i soliti movimenti con le articolazioni "sui binari".
Trivia.
Tutti i mezzi che compaiono sono a tre ruote.
L'auto della polizia è una Isetta
I pulmini e l'ambulanza sono derivati dal Mazda T2000
Altri modelli, mostrati dal'alto in occasione della gara. La presenza di cartelli e tavoli lascia intendere una promozione commerciale
Anche in un flashback narrativo del primo episodio: la n.3 in primo piano è una Messerschmitt_Kabinenroller, la rossa in secondo piano dovrebbe essere una Daihatsu Bee
venerdì 8 giugno 2018
Imōto sae ireba ii (妹さえいればいい。)
https://it.wikipedia.org/wiki/A_Sister%27s_All_You_Need.
Imōto sae ireba ii (妹さえいればいい。) - Non occorre altro che una sorellina - commedia
Altra opera con protagonisti giovani adulti, che ci porta (quasi) realisticamente nel mondo degli autori di romanzi (light novel).
La narrazione è piuttosto frammentata, con intercalari soprattutto nei tabletop games (giochi da tavolo), di cui il protagonista ha uno scaffale pieno, non so quanti siano reali e quanti inventati ad hoc e magari realizzati come merchandise dell'opera... :D
Ecco, questo è un punto fondamentale: il continuo rompere la barriera dimensionale tra reale e fittizio e altro fittizio derivato dal reale ma altrettanto reale nel suo fittizio nel fittizio che è la realtà. Non so se mi sono capito :D
Troviamo svariate citazioni di altre opere (tra cui Shingeki no Kyojin e To aru kagaku no railgun, tanto per dirne un paio; ah, pure Eromanga sensei, giusto per non farci mancare nulla :D ). Addirittura, nell'ultimo episodio troviamo l'origine del titolo, in un cortocircuito ricorsivo.
Nelle vicende dei personaggi, ci vengono forniti scorci del mondo autorale e di quello editoriale, le personalità geniali e quelle che compensano incardinate nella professionalità, ognuno con i suoi problemi e le proprie crisi che trovo tipici degli ambiti creativi.
Quello che mi pare mancare è una maggiore profondità, si resta sempre un passo indietro, senza coinvolgerci.
Trivia.
Itsuki, il protagonista, ha una Playstation 3 e una Xbox 360 (più quello che credo essere un box per la connettività e un lettore di media ottici)
Tutti o quasi sembrano avere un Peraphone :D
Nayu ha una collezione di vecchi handheld; Nintendo Game Boy e Game Boy Advance SP, Sega Game Gear e quella celeste che direi essere una Sony PSP disegnata male, come si intravvede in un'altra scena :D
Sul fronte computer, Fuwa usa un MS Surface
Itsuki ha un portatile widescreen con uno strano touchpad circolare, che richiama la linea Toughbook CF- *di Panasonic (quello sulla destra è uno sportello che si alza e rivela il drive ottico)
Imōto sae ireba ii (妹さえいればいい。) - Non occorre altro che una sorellina - commedia
Altra opera con protagonisti giovani adulti, che ci porta (quasi) realisticamente nel mondo degli autori di romanzi (light novel).
La narrazione è piuttosto frammentata, con intercalari soprattutto nei tabletop games (giochi da tavolo), di cui il protagonista ha uno scaffale pieno, non so quanti siano reali e quanti inventati ad hoc e magari realizzati come merchandise dell'opera... :D
Ecco, questo è un punto fondamentale: il continuo rompere la barriera dimensionale tra reale e fittizio e altro fittizio derivato dal reale ma altrettanto reale nel suo fittizio nel fittizio che è la realtà. Non so se mi sono capito :D
Troviamo svariate citazioni di altre opere (tra cui Shingeki no Kyojin e To aru kagaku no railgun, tanto per dirne un paio; ah, pure Eromanga sensei, giusto per non farci mancare nulla :D ). Addirittura, nell'ultimo episodio troviamo l'origine del titolo, in un cortocircuito ricorsivo.
Nelle vicende dei personaggi, ci vengono forniti scorci del mondo autorale e di quello editoriale, le personalità geniali e quelle che compensano incardinate nella professionalità, ognuno con i suoi problemi e le proprie crisi che trovo tipici degli ambiti creativi.
Quello che mi pare mancare è una maggiore profondità, si resta sempre un passo indietro, senza coinvolgerci.
Trivia.
Itsuki, il protagonista, ha una Playstation 3 e una Xbox 360 (più quello che credo essere un box per la connettività e un lettore di media ottici)
Tutti o quasi sembrano avere un Peraphone :D
Nayu ha una collezione di vecchi handheld; Nintendo Game Boy e Game Boy Advance SP, Sega Game Gear e quella celeste che direi essere una Sony PSP disegnata male, come si intravvede in un'altra scena :D
Sul fronte computer, Fuwa usa un MS Surface
Itsuki ha un portatile widescreen con uno strano touchpad circolare, che richiama la linea Toughbook CF- *di Panasonic (quello sulla destra è uno sportello che si alza e rivela il drive ottico)
giovedì 7 giugno 2018
Zero kara hajimeru mahō no sho (ゼロから始める魔法の書)
https://it.wikipedia.org/wiki/Zero_kara_hajimeru_mah%C5%8D_no_sho
Zero kara hajimeru mahō no sho (ゼロから始める魔法の書) - Il libro di magia da cominciare da zero - aka Il Grimorio di Zero - fantasy
Da non confondere con altre serie con Zero nel titolo, non ci ha niente a che fare (beh, niente di palesato... un vago sospetto su Zero no Tsukaima ce l'avrei :D )
Serie avvincente, parte bene, ottime caratterizzazioni, misteri e intrecci che si svelano man mano (anche se ad un occhio accorto certe cose sono semplici da intuire). Insomma, la prima parte è proprio ben fatta.
Poi però bisogna tirare i fili e catalizzare il tutto verso la conclusione, giusto? Beh, qui le cose si fanno meno avvincenti, meno ottime. I vari momenti topici e gli eventi cuspidali sono... beh, anticlimatici.
Niente di che, in realtà credo che sia più l'effetto del contrasto con l'alto livello della narrazione precedente. O forse hanno speso troppo tempo e risorse a costruire mondo e vicenda che poi si sono ritrovati a corto nella finalizzazione. Chissà, magari, con più episodi a disposizione...
Comunque, un bel titolo, e visto il successo magari possiamo sperare in una seconda stagione :)
Zero kara hajimeru mahō no sho (ゼロから始める魔法の書) - Il libro di magia da cominciare da zero - aka Il Grimorio di Zero - fantasy
Da non confondere con altre serie con Zero nel titolo, non ci ha niente a che fare (beh, niente di palesato... un vago sospetto su Zero no Tsukaima ce l'avrei :D )
Serie avvincente, parte bene, ottime caratterizzazioni, misteri e intrecci che si svelano man mano (anche se ad un occhio accorto certe cose sono semplici da intuire). Insomma, la prima parte è proprio ben fatta.
Poi però bisogna tirare i fili e catalizzare il tutto verso la conclusione, giusto? Beh, qui le cose si fanno meno avvincenti, meno ottime. I vari momenti topici e gli eventi cuspidali sono... beh, anticlimatici.
Niente di che, in realtà credo che sia più l'effetto del contrasto con l'alto livello della narrazione precedente. O forse hanno speso troppo tempo e risorse a costruire mondo e vicenda che poi si sono ritrovati a corto nella finalizzazione. Chissà, magari, con più episodi a disposizione...
Comunque, un bel titolo, e visto il successo magari possiamo sperare in una seconda stagione :)
martedì 5 giugno 2018
Xiǎo ménshén (小门神)
https://en.wikipedia.org/wiki/Little_Door_Gods
Xiǎo ménshén (小门神) - Divinità della Porta (o Cancello) - sovrannaturale
L'avessi visto ridoppiato non avrei capito che è cinese. Ammetto però di non conoscere affatto il genere, quindi è un'affermazione che vale giusto i pixel che la compongono :D
Il sospetto che sia un film creato (anche) per il mercato occidentale me lo tengo, in un cassetto, ma lo tengo ^_^;;
Ben fatto, tecnicamente ottimo; la storia che si dirama su più rami però mi sa un po' di dispersivo, mancante di profondità. Ma forse è il non detto, il sottinteso culturale che qualche volta ho avuto la sensazione mi sfuggisse, a farmelo apparire tale.
O forse è semplicemente il target basso, senza altre letture :D È un film per bambini.
Altro fattore da tenere in conto è la mia antipatia nei confronti delle lingue tonali... Basta quello a far calare il punteggio ;)
Una cosa che ho apprezzato nello scontro finale è l'assenza di chiacchiere, gli autori sfruttano in modo ottimale il mezzo visivo.
Xiǎo ménshén (小门神) - Divinità della Porta (o Cancello) - sovrannaturale
L'avessi visto ridoppiato non avrei capito che è cinese. Ammetto però di non conoscere affatto il genere, quindi è un'affermazione che vale giusto i pixel che la compongono :D
Il sospetto che sia un film creato (anche) per il mercato occidentale me lo tengo, in un cassetto, ma lo tengo ^_^;;
Ben fatto, tecnicamente ottimo; la storia che si dirama su più rami però mi sa un po' di dispersivo, mancante di profondità. Ma forse è il non detto, il sottinteso culturale che qualche volta ho avuto la sensazione mi sfuggisse, a farmelo apparire tale.
O forse è semplicemente il target basso, senza altre letture :D È un film per bambini.
Altro fattore da tenere in conto è la mia antipatia nei confronti delle lingue tonali... Basta quello a far calare il punteggio ;)
Una cosa che ho apprezzato nello scontro finale è l'assenza di chiacchiere, gli autori sfruttano in modo ottimale il mezzo visivo.
lunedì 4 giugno 2018
Forse non tutti sanno che: Inno europeo
https://it.wikipedia.org/wiki/Inno_europeo
«L'inno ufficiale dell'Unione europea e del Consiglio d'Europa, che lo adottò nel 1972, è costituito da un brano del movimento finale della Nona sinfonia composta nel 1824 da Ludwig van Beethoven, chiamato anche Inno alla Gioia.»
«L'inno ufficiale dell'Unione europea e del Consiglio d'Europa, che lo adottò nel 1972, è costituito da un brano del movimento finale della Nona sinfonia composta nel 1824 da Ludwig van Beethoven, chiamato anche Inno alla Gioia.»
sabato 2 giugno 2018
Battle Girl High School (バトルガール ハイスクール)
https://it.wikipedia.org/wiki/Battle_Girl_High_School
Battle Girl High School (バトルガール ハイスクール) - fantascienza+sovrannaturale
Serie realizzata per promuo... ehm... celebrare l'anniversario del videogioco omonimo. ^_^;;
C'è dentro di tutto: fantascienza per gli universi paralleli, sovrannaturale per i poteri conferiti alle ragazze dall'albero sacro, musicale per la carriera come duo di un paio delle ragazze, maghette per la trasformazione, scolastico eccetera eccetera.
Probabilmente per apprezzarla appieno bisognerebbe essere addentro al gioco, tuttavia si può apprezzare lo stesso, se non si hanno aspettative oltre all'intrattenimento. Non è proprio la sagra dello stereotipo, ma... diciamo che non ci sono particolari novità o sorprese :D Oltre a ciò, è una buona realizzazione.
P.S.: completata lista episodi su wikipedia, rimasta al 4
Battle Girl High School (バトルガール ハイスクール) - fantascienza+sovrannaturale
Serie realizzata per promuo... ehm... celebrare l'anniversario del videogioco omonimo. ^_^;;
C'è dentro di tutto: fantascienza per gli universi paralleli, sovrannaturale per i poteri conferiti alle ragazze dall'albero sacro, musicale per la carriera come duo di un paio delle ragazze, maghette per la trasformazione, scolastico eccetera eccetera.
Probabilmente per apprezzarla appieno bisognerebbe essere addentro al gioco, tuttavia si può apprezzare lo stesso, se non si hanno aspettative oltre all'intrattenimento. Non è proprio la sagra dello stereotipo, ma... diciamo che non ci sono particolari novità o sorprese :D Oltre a ciò, è una buona realizzazione.
P.S.: completata lista episodi su wikipedia, rimasta al 4
Gakuen babysitters (学園ベビーシッターズ)
https://it.wikipedia.org/wiki/Gakuen_babysitters
Gakuen babysitters (学園ベビーシッターズ) - Babysitter scolastici - vita quotidiana, commedia, edutainment
Vicende ruotanti attorno all'asilo nido di una scuola (medie e superiori), intrecciate alla nuova vita del protagonista (ultimo anno delle medie, poi primo delle superiori) e del suo fratellino, rimasti orfani e presi in custodia dalla direttrice. In cambio lui deve fare da babysitter al nido, mediante l'artifizio di un club scolastico apposito.
Serie che punta ai sentimenti e ai diversi modi e difficoltà con cui giovani e adulti si relazionano con i pargoletti; questi ultimi rappresentano una tipica grande varietà caratteriale.
Un punto chiave è il monologo che il protagonista rivolge a Yuki per rincuorarla, dove - dopo aver ribadito quanto siano tremendi i bambini e disgustoso quello che fanno - dice «Non è che mi piacciano i bambini o altro. È che i bambini hanno smesso di essere "i bambini", e sono diventati Kotaro, Taka-kun, Kirin-chan, Takuma-kun, Kazuma-kun e Midori-chan. È per quello che riesco a rapportarmici ed è per quello che gli voglio bene.»
Dietrologicamente, non viene difficile pensare a un "incoraggiamento", nel contesto del calo di natalità giapponese ;)
P.S.: aggiornata wikipedia, ma non ho trovato dei titoli, per gli episodi... credo che non ne abbiano.
Gakuen babysitters (学園ベビーシッターズ) - Babysitter scolastici - vita quotidiana, commedia, edutainment
Vicende ruotanti attorno all'asilo nido di una scuola (medie e superiori), intrecciate alla nuova vita del protagonista (ultimo anno delle medie, poi primo delle superiori) e del suo fratellino, rimasti orfani e presi in custodia dalla direttrice. In cambio lui deve fare da babysitter al nido, mediante l'artifizio di un club scolastico apposito.
Serie che punta ai sentimenti e ai diversi modi e difficoltà con cui giovani e adulti si relazionano con i pargoletti; questi ultimi rappresentano una tipica grande varietà caratteriale.
Un punto chiave è il monologo che il protagonista rivolge a Yuki per rincuorarla, dove - dopo aver ribadito quanto siano tremendi i bambini e disgustoso quello che fanno - dice «Non è che mi piacciano i bambini o altro. È che i bambini hanno smesso di essere "i bambini", e sono diventati Kotaro, Taka-kun, Kirin-chan, Takuma-kun, Kazuma-kun e Midori-chan. È per quello che riesco a rapportarmici ed è per quello che gli voglio bene.»
Dietrologicamente, non viene difficile pensare a un "incoraggiamento", nel contesto del calo di natalità giapponese ;)
P.S.: aggiornata wikipedia, ma non ho trovato dei titoli, per gli episodi... credo che non ne abbiano.
venerdì 1 giugno 2018
Hakumei to Mikochi (ハクメイとミコチ)
https://it.wikipedia.org/wiki/Hakumei_to_Mikochi
Hakumei to Mikochi (ハクメイとミコチ) - Hakumei_e_Mikochi - fantasy naturalistico
Opera dai toni rilassati, con chibi personaggi tra il moe e il cool :D
Non c'è una storia, solo una tipica serie slice of life, con episodi scollegati ad alluderci il mondo in cui si svolgono. Anche i momenti più drammatici sono talmente soffusi nella loro naturalità da mondo senza tragedie.
I disegni sono più delle illustrazioni, cosa che dà il tono alle vicende. Molto apprezzabile :)
Finale con un "Ci si vede" che lascia presagire un seguito.
P.S.: Tocca completare la lista episodi di wikipedia... pure quella en
Hakumei to Mikochi (ハクメイとミコチ) - Hakumei_e_Mikochi - fantasy naturalistico
Opera dai toni rilassati, con chibi personaggi tra il moe e il cool :D
Non c'è una storia, solo una tipica serie slice of life, con episodi scollegati ad alluderci il mondo in cui si svolgono. Anche i momenti più drammatici sono talmente soffusi nella loro naturalità da mondo senza tragedie.
I disegni sono più delle illustrazioni, cosa che dà il tono alle vicende. Molto apprezzabile :)
Finale con un "Ci si vede" che lascia presagire un seguito.
P.S.: Tocca completare la lista episodi di wikipedia... pure quella en
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