https://it.wikipedia.org/wiki/A_Place_Further_Than_the_Universe
Uchū yori mo tōi basho (宇宙よりも遠い場所), Un luogo lontano dall'Universo, avventuroso
Ha tutti gli ingredienti del romanzo giovanile: avventura, amicizia, famiglia, futuro, eccetera.
Tre ragazze, per motivi diversi, si ritrovano unite nel voler andare in Antartide. Nientemeno! Impossibile! Troppo costoso, troppo difficile.
Normalmente lo sarebbe, ma una serie di circostanze particolari lo rende meno impossibile; ma ancora fuori portata. Ma ecco che l'incontro con la quarta ragazza, che lì ci deve andare contro la sua volontà, fornisce la chiave per superare gli ultimi ostacoli.
C'è poesia, romanticismo, introspezione, sentimenti (con tutti i casini di interpretazione ed espressione che si portano appresso).
E c'è il sogno e il potente motore della volontà di realizzarlo.
Trivia: Playstation.... anzi, PonyStation della PONY ;)
sabato 31 marzo 2018
Rāmen daisuki Koizumi-san (ラーメン大好き小泉さん)
https://it.wikipedia.org/wiki/Ms._Koizumi_Loves_Ramen_Noodles
Rāmen daisuki Koizumi-san (ラーメン大好き小泉さん), "Signorina Koizumi, grande appassionata di Ramen" (o "La signorina Koizumi e la sua grande passione per il Ramen" o "La grande passione per il Ramen della signorina Koizumi", che ha un interessante triplo senso :D ), edutainment
Seguiamo Koizumi-san... No, seguiamo Yuu che segue la compagna di classe Koizumi-san... Hm.
Attraverso Yuu e le sue due amiche, seguiamo la loro misteriosa compagna di classe Koizumi-san nella sua ricerca di varietà di Ramen. Con questo artifizio, la protagonista viene tenuta isolata dallo spettatore, elevata se non santificata :D
È un tratto tipico del Giappone, il celebrare la dedizione totale a qualcosa.
Il tutto si risolve in una serie di spot, dove ci viene illustrato con dovizia di particolari tecnici, scientifici, storico-geografici e quant'altro, il variegato mondo del Ramen.
Tecnicamente buono, anche quando l'animazione è ridotta all'osso :D
Coinvolgente, grazie alla varietà di situazioni create per portarci davanti alla scodella e la spiegazione del suo contenuto :)
Dato l'argomento monotematico, vien da chiedersi se non sia una sorta di spottone promozionale per rilanciare il settore o se è una cosa da otaku, una celebrazione a 360° del mondo del Ramen (facciamo 350°, manca tutta la parte sulla produzione della pasta). Comunque, poco importa, noi ci godiamo i frutti ^_^;;
Rāmen daisuki Koizumi-san (ラーメン大好き小泉さん), "Signorina Koizumi, grande appassionata di Ramen" (o "La signorina Koizumi e la sua grande passione per il Ramen" o "La grande passione per il Ramen della signorina Koizumi", che ha un interessante triplo senso :D ), edutainment
Seguiamo Koizumi-san... No, seguiamo Yuu che segue la compagna di classe Koizumi-san... Hm.
Attraverso Yuu e le sue due amiche, seguiamo la loro misteriosa compagna di classe Koizumi-san nella sua ricerca di varietà di Ramen. Con questo artifizio, la protagonista viene tenuta isolata dallo spettatore, elevata se non santificata :D
È un tratto tipico del Giappone, il celebrare la dedizione totale a qualcosa.
Il tutto si risolve in una serie di spot, dove ci viene illustrato con dovizia di particolari tecnici, scientifici, storico-geografici e quant'altro, il variegato mondo del Ramen.
Tecnicamente buono, anche quando l'animazione è ridotta all'osso :D
Coinvolgente, grazie alla varietà di situazioni create per portarci davanti alla scodella e la spiegazione del suo contenuto :)
Dato l'argomento monotematico, vien da chiedersi se non sia una sorta di spottone promozionale per rilanciare il settore o se è una cosa da otaku, una celebrazione a 360° del mondo del Ramen (facciamo 350°, manca tutta la parte sulla produzione della pasta). Comunque, poco importa, noi ci godiamo i frutti ^_^;;
venerdì 30 marzo 2018
High School Fleet (ハイスクール・フリート)
https://it.wikipedia.org/wiki/High_School_Fleet
High School Fleet (ハイスクール・フリート), per gli amici Haifuri (Hai Sukūru Furīto), futuristico-vintage
Fa parte di quel filone che coniuga (ragazzine delle) scuole superiori con i mezzi delle forze armate. In questo caso, le navi militari; in modo semi-realistico.
Grande CG dei mezzi, praticamente perfetta l'integrazione con il resto. Anche la fisica (a parte quella roba col paracadute... ) sembra molto coerente: vedere la Musashi spinta di lato da una salva di siluri è impagabile :)
Personalmente avrei preferito una maggiore enfasi sulla strategia, ma evidentemente il target è più spostato sui fan dei mezzi e dello scontro diretto. Ma va bene così.
Ho aggiunto i due OVA sulla pagina di Wikipedia italiana, che non si smentisce con l'essere regolarmente incompleta.
Trovo che non sia un gran bel segno, quando uno strumento di conoscenza condivisa come questo si ritrova ad essere così negletto. È indice di un disinteresse diffuso per l'affinamento delle capacità e conoscenze proprie e quelle comuni. È sintomo di un declino egotistico che non accenna a dar segni di cedimento. È l'ennesimo indicatore che la freccia del nostro futuro punta decisamente in basso. :(
High School Fleet (ハイスクール・フリート), per gli amici Haifuri (Hai Sukūru Furīto), futuristico-vintage
Fa parte di quel filone che coniuga (ragazzine delle) scuole superiori con i mezzi delle forze armate. In questo caso, le navi militari; in modo semi-realistico.
Grande CG dei mezzi, praticamente perfetta l'integrazione con il resto. Anche la fisica (a parte quella roba col paracadute... ) sembra molto coerente: vedere la Musashi spinta di lato da una salva di siluri è impagabile :)
Personalmente avrei preferito una maggiore enfasi sulla strategia, ma evidentemente il target è più spostato sui fan dei mezzi e dello scontro diretto. Ma va bene così.
Ho aggiunto i due OVA sulla pagina di Wikipedia italiana, che non si smentisce con l'essere regolarmente incompleta.
Trovo che non sia un gran bel segno, quando uno strumento di conoscenza condivisa come questo si ritrova ad essere così negletto. È indice di un disinteresse diffuso per l'affinamento delle capacità e conoscenze proprie e quelle comuni. È sintomo di un declino egotistico che non accenna a dar segni di cedimento. È l'ennesimo indicatore che la freccia del nostro futuro punta decisamente in basso. :(
giovedì 29 marzo 2018
L'arte della felicità
https://it.wikipedia.org/wiki/L%27arte_della_felicit%C3%A0
L'arte della felicità, drammatico
Sorprendente collage di tecniche di disegno, pittoriche, animazione, 2D, 3D... alcune veramente affascinanti.
Ci sono sequenze che del mezzo animato non se ne fanno nulla, sono semplici trasposizioni di un tipico film italiano del genere: se chiudete gli occhi non vi perdete nulla.
In altre la CG3D non fa che enfatizzare la piattezza del disegno; ma sono poca cosa, rispetto al resto.
Il punto di forza sta nelle altre, dove il mezzo tecnico e artistico è pienamente realizzante.
Storia e narrazione non escono dai canoni e le metafore si sprecano; insomma niente di epocale, da questo lato :D
Un'ultima nota sul doppiaggio: quello del protagonista mi pare si parli un po' addosso; invece quelli di altri personaggi (ad es. la vecchia signora) danno una grande prova. Parere di un grande ignorante in materia: io :D
15 euro ben spesi ;)
Trivia:
- Il titolo è lo stesso di un libro del Dalai Lama, del 2009
- il protagonista, in un flashback, utilizza un iMac per videotelefonare
- in un flashback successivo, utilizza quello che sembra un iMac LCD; purtroppo se ne scorgono solo degli scorci parziali, che non vale la pena caricare qui :D
L'arte della felicità, drammatico
Sorprendente collage di tecniche di disegno, pittoriche, animazione, 2D, 3D... alcune veramente affascinanti.
Ci sono sequenze che del mezzo animato non se ne fanno nulla, sono semplici trasposizioni di un tipico film italiano del genere: se chiudete gli occhi non vi perdete nulla.
In altre la CG3D non fa che enfatizzare la piattezza del disegno; ma sono poca cosa, rispetto al resto.
Il punto di forza sta nelle altre, dove il mezzo tecnico e artistico è pienamente realizzante.
Storia e narrazione non escono dai canoni e le metafore si sprecano; insomma niente di epocale, da questo lato :D
Un'ultima nota sul doppiaggio: quello del protagonista mi pare si parli un po' addosso; invece quelli di altri personaggi (ad es. la vecchia signora) danno una grande prova. Parere di un grande ignorante in materia: io :D
15 euro ben spesi ;)
Trivia:
- Il titolo è lo stesso di un libro del Dalai Lama, del 2009
- il protagonista, in un flashback, utilizza un iMac per videotelefonare
- in un flashback successivo, utilizza quello che sembra un iMac LCD; purtroppo se ne scorgono solo degli scorci parziali, che non vale la pena caricare qui :D
martedì 27 marzo 2018
La parola di oggi è: Roma
https://en.wikipedia.org/wiki/Romani_people
Per gli anglofoni, il termine Roma indica quelli che noi chiamiamo Rom (da non confondere con i Romeni).
Per gli anglofoni, il termine Roma indica quelli che noi chiamiamo Rom (da non confondere con i Romeni).
Etichette:
analfabetismo,
english,
parola di oggi
Osake wa fūfu ni natte kara (お酒は夫婦になってから)
https://it.wikipedia.org/wiki/Osake_wa_f%C5%ABfu_ni_natte_kara
Osake wa fūfu ni natte kara (お酒は夫婦になってから) che tradurrei in "Il liquore nella vita di coppia"; ha anche un titolo internazionale: "Life is like a cocktail", "La vita è come un coctail".
Wikipedia italiana era indietro, ho aggiunto la lista degli episodi, giusto per :D
Sono episodi di pochi minuti, ma sufficienti allo scopo.
Ogni episodio si compone di due parti (agitate, non mescolate): una sbirciatina nella vita di coppia della protagonista e la ricetta del cocktail di turno.
È davvero una serie carina, soffusa del calore dell'alcool e dell'intimità di coppia.
Coppia giapponese, ovviamente, ché da loro hanno un concetto differente dal nostro (ma neanche troppo, suvvia).
Decisamente gradita.
Se proprio vogliamo sollevare una critica, i limoni-mascotte li ho trovati piuttosto fastidiosi. Ok quando apre il menu; ok i plushie e i portachiavi; ma farli spuntare ogni due per tre... bah. Promozione del merchandise? :D
Hmm, ecco, a dire il vero ne avrei un'altra. Nell'ultimo episodio la protagonista è continuamente distratta dal desiderio di una bevanda alcolica, tanto da non riuscire ad apprezzare la cenetta preparatagli dal maritino. Non sono un esperto in materia, ma sembrerebbero i segni di una qualche dipendenza :D Non un bel segnale da comunicare al pubblico...
Infine. Considerando il tasso di denatalità giapponese, viene il retropensieroso sospetto che si tratti di un susume (ススメ), un incoraggiamento all'affetto tra coniugi :D
Osake wa fūfu ni natte kara (お酒は夫婦になってから) che tradurrei in "Il liquore nella vita di coppia"; ha anche un titolo internazionale: "Life is like a cocktail", "La vita è come un coctail".
Wikipedia italiana era indietro, ho aggiunto la lista degli episodi, giusto per :D
Sono episodi di pochi minuti, ma sufficienti allo scopo.
Ogni episodio si compone di due parti (agitate, non mescolate): una sbirciatina nella vita di coppia della protagonista e la ricetta del cocktail di turno.
È davvero una serie carina, soffusa del calore dell'alcool e dell'intimità di coppia.
Coppia giapponese, ovviamente, ché da loro hanno un concetto differente dal nostro (ma neanche troppo, suvvia).
Decisamente gradita.
Se proprio vogliamo sollevare una critica, i limoni-mascotte li ho trovati piuttosto fastidiosi. Ok quando apre il menu; ok i plushie e i portachiavi; ma farli spuntare ogni due per tre... bah. Promozione del merchandise? :D
Hmm, ecco, a dire il vero ne avrei un'altra. Nell'ultimo episodio la protagonista è continuamente distratta dal desiderio di una bevanda alcolica, tanto da non riuscire ad apprezzare la cenetta preparatagli dal maritino. Non sono un esperto in materia, ma sembrerebbero i segni di una qualche dipendenza :D Non un bel segnale da comunicare al pubblico...
Infine. Considerando il tasso di denatalità giapponese, viene il retropensieroso sospetto che si tratti di un susume (ススメ), un incoraggiamento all'affetto tra coniugi :D
lunedì 26 marzo 2018
91 Days
https://it.wikipedia.org/wiki/91_Days
91 Days, drammatico
Serie amara, sottile, la cui cifra è la frase che chiude ogni percorso: "tutto per nulla".
Quello che manca, in realtà, è la bassa brutalità della mentalità mafiosa, quello che ci ritroviamo è una sua versione romanzata, "ragionata".
A parte questo, ottima l'ambientazione anni '20, buona l'integrazione della CG (anche se le auto in curva lasciano a desiderare), buona la caratterizzazione dei personaggi.
Una cosa che può lasciare perplessi sono i nomi dei personaggi italiani (italoamericani), ma bisogna entrare nell'ottica del pubblico straniero, privo di un vocabolario :D
Una chiave inespressa è l'intreccio delle relazioni cercate sulla base di un riconoscimento, cosa che richiama tangenzialmente il genere shonen-ai.
91 Days, drammatico
Serie amara, sottile, la cui cifra è la frase che chiude ogni percorso: "tutto per nulla".
Quello che manca, in realtà, è la bassa brutalità della mentalità mafiosa, quello che ci ritroviamo è una sua versione romanzata, "ragionata".
A parte questo, ottima l'ambientazione anni '20, buona l'integrazione della CG (anche se le auto in curva lasciano a desiderare), buona la caratterizzazione dei personaggi.
Una cosa che può lasciare perplessi sono i nomi dei personaggi italiani (italoamericani), ma bisogna entrare nell'ottica del pubblico straniero, privo di un vocabolario :D
Una chiave inespressa è l'intreccio delle relazioni cercate sulla base di un riconoscimento, cosa che richiama tangenzialmente il genere shonen-ai.
sabato 24 marzo 2018
Mary to Majo no Hana (メアリと魔女の花)
https://it.wikipedia.org/wiki/Mary_to_Majo_no_Hana
Mary to Majo no Hana (メアリと魔女の花) "Mary e il fiore della strega", (titolo internazionale "Mary and the Witch's Flower"), avventura, fantasy
Subito si nota una certa familiarità, cosa che risulta ovvia una volta saputo che lo Studio Ponoc è fondato e partecipato da artisti ex-Ghibli.
Ovviamente un ottimo lavoro, per cui partiamo con le critiche (spoiler alert) :D
Tutto il tour nell'Università di Endor ha un che di falso, con la pronta accettazione ed esaltazione di ogni cosa faccia Mary, in un'escalation senza verifiche, contrapposta alla evidente esperienza della preside e del professore.
Tant'è che mi veniva da chiedermi come fosse possibile che non si avvedessero di tanta improvvisazione... Al che le risposte erano due: o sono esperti ma sciocchi, o è tutta una trappola, una messinscena. La seconda era suffragata dal fatto che per tutto il resto del tempo non si vedeva nessuno, solo il prof, la preside e Mary.
Alla fine risulterà che sono degli sciocchi. Non i malvagi antagonisti, ma semplici sciocchi persi nel loro mondo maggico. :D
La morale finale ce la dà Mary liberandosi dell'ultima fonte della sua magia, con un "non ne ho più bisogno".
Trivia:
Il romanzo The Little Broomstick (Mary Stewart, 1971), da cui è stato tratto il film, è stato pubblicato in Italia sotto tre diversi titoli (almeno):
- La piccola scopa (Mondadori 1992)
- La scopa volante (Mondadori 2002)
- Mary e il fiore della strega (Rizzoli 2018)
Mary to Majo no Hana (メアリと魔女の花) "Mary e il fiore della strega", (titolo internazionale "Mary and the Witch's Flower"), avventura, fantasy
Subito si nota una certa familiarità, cosa che risulta ovvia una volta saputo che lo Studio Ponoc è fondato e partecipato da artisti ex-Ghibli.
Ovviamente un ottimo lavoro, per cui partiamo con le critiche (spoiler alert) :D
Tutto il tour nell'Università di Endor ha un che di falso, con la pronta accettazione ed esaltazione di ogni cosa faccia Mary, in un'escalation senza verifiche, contrapposta alla evidente esperienza della preside e del professore.
Tant'è che mi veniva da chiedermi come fosse possibile che non si avvedessero di tanta improvvisazione... Al che le risposte erano due: o sono esperti ma sciocchi, o è tutta una trappola, una messinscena. La seconda era suffragata dal fatto che per tutto il resto del tempo non si vedeva nessuno, solo il prof, la preside e Mary.
Alla fine risulterà che sono degli sciocchi. Non i malvagi antagonisti, ma semplici sciocchi persi nel loro mondo maggico. :D
La morale finale ce la dà Mary liberandosi dell'ultima fonte della sua magia, con un "non ne ho più bisogno".
Trivia:
Il romanzo The Little Broomstick (Mary Stewart, 1971), da cui è stato tratto il film, è stato pubblicato in Italia sotto tre diversi titoli (almeno):
- La piccola scopa (Mondadori 1992)
- La scopa volante (Mondadori 2002)
- Mary e il fiore della strega (Rizzoli 2018)
venerdì 23 marzo 2018
Miracle S.p.A.
Sto leggendo Portami la testa di Willy il fattorino!, una collezione di strisce di Dilbert di Scott Adams edita da COMIX (Franco Cosimo Panini Editore S.p.A.) e pubblicata nel 1999.
https://www.fumetto-online.it/it/comix-srl-dilbert-portami-la-testa-di-willy-il-fattorino-c40869000000.php
(ah, btw, preso a metà prezzo in una libreria... ;) )
Orbene, le pagine 20 e 21 riportano un'iniziativa truffaldina di Dogbert, la «Acqua minerale "Miracolo" S.p.A.», che poi cambia nome in «New Age Miracle S.p.A.» e poi ancora «New Age Acqua Minerale S.p.A.» e forse ancora, ma non mi voglio tediare.
Ovviamente siamo in presenza di declamata incompetenza linguistica :D
La "S.p.A." non è una Società per Azioni, bensì una Spa, ossia un Bagno Termale con massaggi eccetera.
https://it.wikipedia.org/wiki/Terme
Qui l'originale:
http://dilbert.com/search_results?page=25&sort=date_asc&year=1990
Strisce dal 3 settembre in poi.
Profescional... :(
https://www.fumetto-online.it/it/comix-srl-dilbert-portami-la-testa-di-willy-il-fattorino-c40869000000.php
(ah, btw, preso a metà prezzo in una libreria... ;) )
Orbene, le pagine 20 e 21 riportano un'iniziativa truffaldina di Dogbert, la «Acqua minerale "Miracolo" S.p.A.», che poi cambia nome in «New Age Miracle S.p.A.» e poi ancora «New Age Acqua Minerale S.p.A.» e forse ancora, ma non mi voglio tediare.
Ovviamente siamo in presenza di declamata incompetenza linguistica :D
La "S.p.A." non è una Società per Azioni, bensì una Spa, ossia un Bagno Termale con massaggi eccetera.
https://it.wikipedia.org/wiki/Terme
Qui l'originale:
http://dilbert.com/search_results?page=25&sort=date_asc&year=1990
Strisce dal 3 settembre in poi.
Profescional... :(
domenica 18 marzo 2018
Ushinawareta Mirai o Motomete (失われた未来を求めて)
https://en.wikipedia.org/wiki/In_Search_of_the_Lost_Future
Ushinawareta Mirai o Motomete (失われた未来を求めて) "Alla ricerca del futuro perduto", fantascienza, romantico
La trama non è originalissima, ma va bene lo stesso. Colpisce l'attenzione sulla parte divulgativo-scientifica, sebbene metta assieme parecchia speculazione su parecchi argomenti; ma la fantascienza è (anche) letteratura speculativa, no? :)
Il paragone ovviamente va a Steins;Gate, per quanto i target siano differenti. Io, comunque, preferisco quest'ultimo :D
L'altro aspetto interessante è la grafica, riportata di peso dalla graphic novel, tanto da risultare un po' straniante, almeno nei primi episodi.
Una buona serie, tutto sommato
Ushinawareta Mirai o Motomete (失われた未来を求めて) "Alla ricerca del futuro perduto", fantascienza, romantico
La trama non è originalissima, ma va bene lo stesso. Colpisce l'attenzione sulla parte divulgativo-scientifica, sebbene metta assieme parecchia speculazione su parecchi argomenti; ma la fantascienza è (anche) letteratura speculativa, no? :)
Il paragone ovviamente va a Steins;Gate, per quanto i target siano differenti. Io, comunque, preferisco quest'ultimo :D
L'altro aspetto interessante è la grafica, riportata di peso dalla graphic novel, tanto da risultare un po' straniante, almeno nei primi episodi.
Una buona serie, tutto sommato
Kotoura-san (琴浦さん)
https://it.wikipedia.org/wiki/Kotoura-san
Kotoura-san (琴浦さん), commedia, parapsicologia
"commedia" però non rende l'idea, la cosa è più sfumata
Bella serie, già il solo primo episodio vale la pena.
Abbiamo tre archi, all'incirca; i primi quattro episodi sbloccano la protagonista, poi abbiamo la vicenda della presidente del club e infine la risoluzione finale.
Il tutto in realtà è intrecciato, è più un emergere delle parti, a significare che niente e nessuno è del tutto isolato, ogni azione ha ripercussioni. Ben costruito :)
Ricorrono i temi del bullismo, della maturazione personale e sociale (il vecchio Dilemma del Porcospino), e così via. Emergono flash di problematiche varie del mondo adulto, una sorta di messaggio per il pubblico di riferimento, adolescenziale e pre-.
Come dicevo, vale la pena giù il solo primo episodio; altro punto cardine il quarto episodio; poi se si vuole si può procedere fino alla fine :D
Kotoura-san (琴浦さん), commedia, parapsicologia
"commedia" però non rende l'idea, la cosa è più sfumata
Bella serie, già il solo primo episodio vale la pena.
Abbiamo tre archi, all'incirca; i primi quattro episodi sbloccano la protagonista, poi abbiamo la vicenda della presidente del club e infine la risoluzione finale.
Il tutto in realtà è intrecciato, è più un emergere delle parti, a significare che niente e nessuno è del tutto isolato, ogni azione ha ripercussioni. Ben costruito :)
Ricorrono i temi del bullismo, della maturazione personale e sociale (il vecchio Dilemma del Porcospino), e così via. Emergono flash di problematiche varie del mondo adulto, una sorta di messaggio per il pubblico di riferimento, adolescenziale e pre-.
Come dicevo, vale la pena giù il solo primo episodio; altro punto cardine il quarto episodio; poi se si vuole si può procedere fino alla fine :D
venerdì 16 marzo 2018
Baton (バトン)
https://myanimelist.net/anime/6189/Baton
Baton (バトン) fantascienza, azione
Progetto realizzato in occasione del 150° anniversario della fondazione della città di Yokohama.
La cosa interessante, qui, è la tecnica di animazione... che non è animazione.
Si tratta di riprese in studio di attori in carne e ossa, la "fumettizzazione" (magari usando anche filtri di posterizzazione in postproduzione al computer) avviene in un secondo momento, ridisegnando i personaggi sopra gli attori.
Purtroppo il risultato non è granché, le figure traballano, i contorni oscillano rendendo i personaggi quasi gelatinosi.
Una tecnica simile era stata usata in certe scene della versione animata de Il Signore degli Anelli, pure lì molto molto fastidiosa.
Di buono c'è che l'espressione facciale viene molto "naturale". Perché le virgolette? Perché parliamo di recitazione e quella degli attori qui è piuttosto caricaturale, cosa che si vede anche nei drama. :D
L'effetto complessivo inizialmente è un po' straniante (possiamo assimilarlo alla Uncanny Valley), ma ci si abitua a tutto ;)
Il tema di fondo è filosofico: qual'è la differenza tra esseri umani e robot? Tra gli altri, l'argomento fu trattato da Isaac Asimov nel romanzo L'uomo Bicentenario.
Quello che non mi trovo è il legame con Yokohama :D
Trivia:
- viene citato un sistema operativo usato dagli androidi, il Falcon OS; qualche anno prima era effettivamente partito il progetto di un OS con quel nome:
http://falcon-os.sourceforge.net/
era destinato ai PC IBM compatibili, l'ultimo aggiornamento risale al 2013; oggi credo sia migrato sulle piattaforme mobili, ma non ho verificato:
https://llamalab.com/automate/community/flows/19387
. l'altro sistema operativo citato è Cypher OS, che curiosamente esiste, ma essendo un'estensione di Android, all'epoca non esisteva; dietrologicamente potremmo pensare che vi sia una qualche connessione ^_^;;
http://www.cypheros.co/
- Cypher OS sarebbe stato realizzato dalla Compagnia Isaac per i robot, nel 2040; facile sospettare che: Isaac Asimov
https://it.wikipedia.org/wiki/ASIMO
- BATON è il nome di un cifrario (cypher, hehe) a blocchi per la crittografia
https://it.wikipedia.org/wiki/BATON
Baton (バトン) fantascienza, azione
Progetto realizzato in occasione del 150° anniversario della fondazione della città di Yokohama.
La cosa interessante, qui, è la tecnica di animazione... che non è animazione.
Si tratta di riprese in studio di attori in carne e ossa, la "fumettizzazione" (magari usando anche filtri di posterizzazione in postproduzione al computer) avviene in un secondo momento, ridisegnando i personaggi sopra gli attori.
Purtroppo il risultato non è granché, le figure traballano, i contorni oscillano rendendo i personaggi quasi gelatinosi.
Una tecnica simile era stata usata in certe scene della versione animata de Il Signore degli Anelli, pure lì molto molto fastidiosa.
Di buono c'è che l'espressione facciale viene molto "naturale". Perché le virgolette? Perché parliamo di recitazione e quella degli attori qui è piuttosto caricaturale, cosa che si vede anche nei drama. :D
L'effetto complessivo inizialmente è un po' straniante (possiamo assimilarlo alla Uncanny Valley), ma ci si abitua a tutto ;)
Il tema di fondo è filosofico: qual'è la differenza tra esseri umani e robot? Tra gli altri, l'argomento fu trattato da Isaac Asimov nel romanzo L'uomo Bicentenario.
Quello che non mi trovo è il legame con Yokohama :D
Trivia:
- viene citato un sistema operativo usato dagli androidi, il Falcon OS; qualche anno prima era effettivamente partito il progetto di un OS con quel nome:
http://falcon-os.sourceforge.net/
era destinato ai PC IBM compatibili, l'ultimo aggiornamento risale al 2013; oggi credo sia migrato sulle piattaforme mobili, ma non ho verificato:
https://llamalab.com/automate/community/flows/19387
. l'altro sistema operativo citato è Cypher OS, che curiosamente esiste, ma essendo un'estensione di Android, all'epoca non esisteva; dietrologicamente potremmo pensare che vi sia una qualche connessione ^_^;;
http://www.cypheros.co/
- Cypher OS sarebbe stato realizzato dalla Compagnia Isaac per i robot, nel 2040; facile sospettare che: Isaac Asimov
https://it.wikipedia.org/wiki/ASIMO
- BATON è il nome di un cifrario (cypher, hehe) a blocchi per la crittografia
https://it.wikipedia.org/wiki/BATON
Kappa no Coo to Natsuyasumi (河童のクゥと夏休み)
https://it.wikipedia.org/wiki/Un%27estate_con_Coo
Kappa no Coo to Natsuyasumi (河童のクゥと夏休み) Coo il kappa e le vacanze estive, romanzo, sovrannaturale
Sinceramente, mi aspettavo di più, data la sfilza di premi e nomine. Mea culpa, così imparo a non sbirciare e godermi l'opera senza preconcetti :D
Il disegno non mi pare nemmeno a livello di un'opera cinematografica.
Narrazione, regia e musiche, invece sono molto azzeccate.
Quello che potrebbe mancare è qualche momento drammatico o di forte emotività.
Sicuro, ci sono momenti di tensione, ma è tutto molto atteso. Presumo per via del target giovanile?
Troviamo le problematiche adolescenziali, alle prese con bullismo, divorzi, primi interessi per metà del cielo, accettazione dell'Altro, cose così.
Ma cosa vediamo davvero all'opera sono l'insensibilità dei media, la stupida reazione delle masse, la grettezza e l'avidità degli esseri umani. D'altro canto, proprio la famiglia che lo ospita mostra un pressoché totale disinteresse allo sfruttamento del piccolo kappa, l'unico pensiero economico riguarda il fatto che "quello che mangia non costa poco", facendo la spesa. Possiamo sperare nella maggioranza silenziosa?
Infine, dovutamente, il messaggio ecologista; cito a spanne:
«Il babbo era solito dire "Gli umani ci hanno strappato l'acqua e la terra; alla fine anche l'aria, il cielo e perfino i luoghi delle divinità, verranno presi per loro.
In cambio, perderanno la loro anima..."»
Paio d'ore (e quasi mezza) che filano via lisce, senza grossi sbalzi.
Kappa no Coo to Natsuyasumi (河童のクゥと夏休み) Coo il kappa e le vacanze estive, romanzo, sovrannaturale
Sinceramente, mi aspettavo di più, data la sfilza di premi e nomine. Mea culpa, così imparo a non sbirciare e godermi l'opera senza preconcetti :D
Il disegno non mi pare nemmeno a livello di un'opera cinematografica.
Narrazione, regia e musiche, invece sono molto azzeccate.
Quello che potrebbe mancare è qualche momento drammatico o di forte emotività.
Sicuro, ci sono momenti di tensione, ma è tutto molto atteso. Presumo per via del target giovanile?
Troviamo le problematiche adolescenziali, alle prese con bullismo, divorzi, primi interessi per metà del cielo, accettazione dell'Altro, cose così.
Ma cosa vediamo davvero all'opera sono l'insensibilità dei media, la stupida reazione delle masse, la grettezza e l'avidità degli esseri umani. D'altro canto, proprio la famiglia che lo ospita mostra un pressoché totale disinteresse allo sfruttamento del piccolo kappa, l'unico pensiero economico riguarda il fatto che "quello che mangia non costa poco", facendo la spesa. Possiamo sperare nella maggioranza silenziosa?
Infine, dovutamente, il messaggio ecologista; cito a spanne:
«Il babbo era solito dire "Gli umani ci hanno strappato l'acqua e la terra; alla fine anche l'aria, il cielo e perfino i luoghi delle divinità, verranno presi per loro.
In cambio, perderanno la loro anima..."»
Paio d'ore (e quasi mezza) che filano via lisce, senza grossi sbalzi.
Seijuki Cyguard (聖獣機サイガード)
https://en.wikipedia.org/wiki/Cybernetics_Guardian
Seijuki Cyguard (聖獣機サイガード) Sacra Bestia Meccanica Guardiano Cibernetico - azione, fantascienza (mecha), sovrannaturale
Noioso.
Sarà che l'ho guardato nel momento sbagliato, ma l'ho trovato no-io-so.
La grafica è discreta, il chara un po' meno (i tratti occidentali non gli riescono troppo :D ), l'animazione potrebbe andare, ma la regia...
Magari anche quella di far cadere lo spettatore in una confusione stuporosa è un'arte :D
Ma può anche essere che io non ricada nel target per cui l'hanno realizzato, per quanto sia "di bocca buona". ;)
La storia non è narrata benissimo, seppure gli elementi che la compongono potrebbero pure starci.
Insomma, abbiamo la contrapposizione tra poteri arcani (ricorda Witchblade) e potenza tecnologica, seppure entrambi gli strumenti alla fine risultano tali, appunto: strumenti. E il messaggio implicito è che uno strumento non è buono o cattivo di suo, ma lo è chi ne fa uso.
Ultimo appunto: il tutto è strutturato come primo atto di una serie.
Non sapremo mai com'era il seguito...
Facile intuire il successone che ha avuto. :D
Seijuki Cyguard (聖獣機サイガード) Sacra Bestia Meccanica Guardiano Cibernetico - azione, fantascienza (mecha), sovrannaturale
Noioso.
Sarà che l'ho guardato nel momento sbagliato, ma l'ho trovato no-io-so.
La grafica è discreta, il chara un po' meno (i tratti occidentali non gli riescono troppo :D ), l'animazione potrebbe andare, ma la regia...
Magari anche quella di far cadere lo spettatore in una confusione stuporosa è un'arte :D
Ma può anche essere che io non ricada nel target per cui l'hanno realizzato, per quanto sia "di bocca buona". ;)
La storia non è narrata benissimo, seppure gli elementi che la compongono potrebbero pure starci.
Insomma, abbiamo la contrapposizione tra poteri arcani (ricorda Witchblade) e potenza tecnologica, seppure entrambi gli strumenti alla fine risultano tali, appunto: strumenti. E il messaggio implicito è che uno strumento non è buono o cattivo di suo, ma lo è chi ne fa uso.
Ultimo appunto: il tutto è strutturato come primo atto di una serie.
Non sapremo mai com'era il seguito...
Facile intuire il successone che ha avuto. :D
mercoledì 14 marzo 2018
lunedì 12 marzo 2018
Hai to Gensō no Grimgar (灰と幻想のグリムガル)
https://it.wikipedia.org/wiki/Hai_to_gens%C5%8D_no_Grimgar
Hai to Gensō no Grimgar (灰と幻想のグリムガル) Grimgar di cenere e fantasia - isekai, gdr, fantasy
Variante sul genere reso popolare da Sword Art Online, i personaggi si risvegliano in cima a una torre, senza ricordi passati, in un mondo sconosciuto, Grimgar.
I punti interessanti della variante sono la mancanza di metafore come i punti vita e i drop lasciati dall'avversario sconfitto e scomparso: il cadavere rimane e il vincitore deve spogliarlo dei beni. Altro fattore è che i mostri sono tutt'altro che stupidi e insensibili :D
La narrazione ha un ritmo soffuso, neanche i combattimenti sono troppo coinvolgenti. In pratica, sono due film (o romanzi) rimodulati in serie televisiva.
Disegni e animazione impeccabili, i fondali e ambientazioni ad acquerello contribuiscono all'aria morbida. Molto apprezzati.
Unica pecca: il mistero sull'origine di Grimgar e provenienza dei personaggi (alcuni indizi lasciano intendere che vengano dal nostro mondo), nonché scopo della cosa.
Un po' ricorda Riverworld di P.J.Farmer (Ciclo del Mondo del Fiume), ma lì si risvegliavano con tutti i ricordi intatti.
Possiamo presumere che fosse solo l'atto d'inizio di una sequenza di serie, ma visto il successo scarso hanno desistito? Non avendo i numeri, non posso sapere...
Hai to Gensō no Grimgar (灰と幻想のグリムガル) Grimgar di cenere e fantasia - isekai, gdr, fantasy
Variante sul genere reso popolare da Sword Art Online, i personaggi si risvegliano in cima a una torre, senza ricordi passati, in un mondo sconosciuto, Grimgar.
I punti interessanti della variante sono la mancanza di metafore come i punti vita e i drop lasciati dall'avversario sconfitto e scomparso: il cadavere rimane e il vincitore deve spogliarlo dei beni. Altro fattore è che i mostri sono tutt'altro che stupidi e insensibili :D
La narrazione ha un ritmo soffuso, neanche i combattimenti sono troppo coinvolgenti. In pratica, sono due film (o romanzi) rimodulati in serie televisiva.
Disegni e animazione impeccabili, i fondali e ambientazioni ad acquerello contribuiscono all'aria morbida. Molto apprezzati.
Unica pecca: il mistero sull'origine di Grimgar e provenienza dei personaggi (alcuni indizi lasciano intendere che vengano dal nostro mondo), nonché scopo della cosa.
Un po' ricorda Riverworld di P.J.Farmer (Ciclo del Mondo del Fiume), ma lì si risvegliavano con tutti i ricordi intatti.
Possiamo presumere che fosse solo l'atto d'inizio di una sequenza di serie, ma visto il successo scarso hanno desistito? Non avendo i numeri, non posso sapere...
domenica 11 marzo 2018
Chao You Bing (超有病之勇者传说)
https://myanimelist.net/anime/33883/Chao_You_Bing
Chao You Bing (超有病之勇者传说) "Eroi della Leggenda del Guerriero" (ma 超有病 si legge anche "super malato") - Parodia con la P maiuscola
Nei tag c'è Dong Hua (动画) che sta per filmato di animazione, in cinese (Man Hua (漫画) sono i fumetti). Per i pochi che non lo sapessero ancora ;)
Ovunque si guardi riportano sempre la stessa sinossi:
«Una collezione di animazioni che mette in risalto la Malattia (crescente stupidità) che sta affliggendo questa generazione: Chao You Bing»
Non amo la lingua cinese, anzi, non amo tutte le lingue tonali, proprio perché tali :D quindi ogni opinione va tarata
È una collezione di filmati parodistici sulle manie fuorvianti della gioventù moderna, gdr, otaku, pr0n, eccetera eccetera. Il titolo parrebbe indicare un intento formativo e di denuncia, ma la sostanza è ben altra ;) È la parodia di una denuncia, autoironia pura fatta da fan per i fan :D
Non piacerà a molti, in quanto la realizzazione è decisamente grezza, ma quel che conta è il messaggio e se si coglie quello (e si ignora il parlato :D ) lo si apprezza per quel che è.
Chao You Bing (超有病之勇者传说) "Eroi della Leggenda del Guerriero" (ma 超有病 si legge anche "super malato") - Parodia con la P maiuscola
Nei tag c'è Dong Hua (动画) che sta per filmato di animazione, in cinese (Man Hua (漫画) sono i fumetti). Per i pochi che non lo sapessero ancora ;)
Ovunque si guardi riportano sempre la stessa sinossi:
«Una collezione di animazioni che mette in risalto la Malattia (crescente stupidità) che sta affliggendo questa generazione: Chao You Bing»
Non amo la lingua cinese, anzi, non amo tutte le lingue tonali, proprio perché tali :D quindi ogni opinione va tarata
È una collezione di filmati parodistici sulle manie fuorvianti della gioventù moderna, gdr, otaku, pr0n, eccetera eccetera. Il titolo parrebbe indicare un intento formativo e di denuncia, ma la sostanza è ben altra ;) È la parodia di una denuncia, autoironia pura fatta da fan per i fan :D
Non piacerà a molti, in quanto la realizzazione è decisamente grezza, ma quel che conta è il messaggio e se si coglie quello (e si ignora il parlato :D ) lo si apprezza per quel che è.
Gokujō. Gokurakuin Joshi Kōryō Monogatari (ゴクジョッ。極楽院女子高寮物語)
https://it.wikipedia.org/wiki/Gokuj%C5%8D._Gokurakuin_Joshi_K%C5%8Dry%C5%8D_Monogatari
Gokujō. Gokurakuin Joshi Kōryō Monogatari (ゴクジョッ。極楽院女子高寮物語) Ragazza al top. Racconti del Dormitorio della Scuola Femminile Gokurakuin (quest'ultimo si può leggere come "Istituto Paradiso"), commedia piccante
Episodi brevi, sui 5-6 minuti.
Le sguatiate (dis)avventure di una top girl, perfetta in tutto e... in pieno diniego della realtà :D
Ci troviamo davanti un susseguirsi di situazioni spassose al limite del boccaccesco, con risultati altalenanti. Ho però il sospetto che sia rivolto più ad un pubblico femminile e che queste ultime lo apprezzerebbero al meglio. ;)
Alcune parti (es. l'episodio 9) sono fatte "in economia", e se consideriamo che la durata è un quarto di un episodio normale, vien da chiedersi se la scusa della mancanza di tempo regga :D
Uno dei generi che preferisco è l'esagerazione fino all'assurdo; purtroppo qui questo aspetto viene solo sfiorato con il duo motociclistico de "La shinigami e il Re dei demoni". Probabilmente avrebbe richiesto troppo tempo :)
Comunque, qualche risata aperta ogni tanto la tira fuori :)
Gokujō. Gokurakuin Joshi Kōryō Monogatari (ゴクジョッ。極楽院女子高寮物語) Ragazza al top. Racconti del Dormitorio della Scuola Femminile Gokurakuin (quest'ultimo si può leggere come "Istituto Paradiso"), commedia piccante
Episodi brevi, sui 5-6 minuti.
Le sguatiate (dis)avventure di una top girl, perfetta in tutto e... in pieno diniego della realtà :D
Ci troviamo davanti un susseguirsi di situazioni spassose al limite del boccaccesco, con risultati altalenanti. Ho però il sospetto che sia rivolto più ad un pubblico femminile e che queste ultime lo apprezzerebbero al meglio. ;)
Alcune parti (es. l'episodio 9) sono fatte "in economia", e se consideriamo che la durata è un quarto di un episodio normale, vien da chiedersi se la scusa della mancanza di tempo regga :D
Uno dei generi che preferisco è l'esagerazione fino all'assurdo; purtroppo qui questo aspetto viene solo sfiorato con il duo motociclistico de "La shinigami e il Re dei demoni". Probabilmente avrebbe richiesto troppo tempo :)
Comunque, qualche risata aperta ogni tanto la tira fuori :)
venerdì 9 marzo 2018
Yūkan Club (有閑倶楽部)
https://it.wikipedia.org/wiki/Yukan_Club
Yūkan Club (有閑倶楽部) - Il Club del Tempo Libero, commedia e azione
Paio di OVA dello Studio Magic Bus.
A leggere la trama, ci si aspetterebbe qualcosa di più serioso, ma qua siamo allo scazzo, quasi in stile film con Jackie Chan :)
Cosa insolita, i sei talentuosi ragazzi del Club sembrano quasi normali, se paragonati ai genitori di due di loro. :D
Lo stile sembra più da anni '80, cosa che si spiega con la derivazione dal manga, appunto del decennio precedente, e poi siamo nel '91.
Chicca n.1, in coda al primo OVA troviamo la videoclip del gruppo che (ri)canta la sigla ^_^;;;
Chicca n.2, il secondo OVA è ambientato a Hong Kong; in quegli anni era ancora una colonia inglese
Complessivamente, diciamo che non regge troppo bene il giudizio del tempo... Diciamo che è "non imperdibile" ^_^;;
Yūkan Club (有閑倶楽部) - Il Club del Tempo Libero, commedia e azione
Paio di OVA dello Studio Magic Bus.
A leggere la trama, ci si aspetterebbe qualcosa di più serioso, ma qua siamo allo scazzo, quasi in stile film con Jackie Chan :)
Cosa insolita, i sei talentuosi ragazzi del Club sembrano quasi normali, se paragonati ai genitori di due di loro. :D
Lo stile sembra più da anni '80, cosa che si spiega con la derivazione dal manga, appunto del decennio precedente, e poi siamo nel '91.
Chicca n.1, in coda al primo OVA troviamo la videoclip del gruppo che (ri)canta la sigla ^_^;;;
Chicca n.2, il secondo OVA è ambientato a Hong Kong; in quegli anni era ancora una colonia inglese
Complessivamente, diciamo che non regge troppo bene il giudizio del tempo... Diciamo che è "non imperdibile" ^_^;;
La parola di oggi è: Italiota
https://it.wikipedia.org/wiki/Italioti
«Italioti (in greco Ἰταλιώτης/Ἰταλιῶται Italiōtai) è il termine con cui i greci antichi indicavano i coloni di lingua greca che si sono insediati nella penisola italiana, cioè in Magna Grecia.»
Aaah, disdetta, ora non potrò più usarlo come portmanteau in tono spregiativo per indicare le masse di gente dall'intelletto ridotto :D
«Italioti (in greco Ἰταλιώτης/Ἰταλιῶται Italiōtai) è il termine con cui i greci antichi indicavano i coloni di lingua greca che si sono insediati nella penisola italiana, cioè in Magna Grecia.»
Aaah, disdetta, ora non potrò più usarlo come portmanteau in tono spregiativo per indicare le masse di gente dall'intelletto ridotto :D
HELLS
https://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/anime.php?id=7991
HELLS, commedia sovrannaturale
Due ore due (meno tre minuti :D ) di azione, colpi di scena, religione e forza di volontà
Il design è impattante, tracciato con colpi rapidi ed energici, funzionale alla storia. Il genere che in altre produzioni sottolinea momenti estremi, qui è un continuo :D
Due ore, dicevo, che passano veloci, anche se gli ultimi 20 o 30 minuti mi sono sembrati un po' caotici o forse solo superficiali perché hanno dovuto condensarci troppa roba?
(spoiler alert)
Molto carina la scena risolutiva, con il Salvatore che a sorpresa è l'essere creato per l'annientamento totale dell'esistenza. Metafa trasparente. :D
... E ancora non ho idea del ruolo della crisalide... A meno che non sia solo un simbolo metaforico ^_^;;;
HELLS, commedia sovrannaturale
Due ore due (meno tre minuti :D ) di azione, colpi di scena, religione e forza di volontà
Il design è impattante, tracciato con colpi rapidi ed energici, funzionale alla storia. Il genere che in altre produzioni sottolinea momenti estremi, qui è un continuo :D
Due ore, dicevo, che passano veloci, anche se gli ultimi 20 o 30 minuti mi sono sembrati un po' caotici o forse solo superficiali perché hanno dovuto condensarci troppa roba?
(spoiler alert)
Molto carina la scena risolutiva, con il Salvatore che a sorpresa è l'essere creato per l'annientamento totale dell'esistenza. Metafa trasparente. :D
... E ancora non ho idea del ruolo della crisalide... A meno che non sia solo un simbolo metaforico ^_^;;;
Momoko, Kaeru no Uta ga Kikoeru yo. (もも子、かえるの歌がきこえるよ。 )
https://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/anime.php?id=15060
Momoko, Kaeru no Uta ga Kikoeru yo. (もも子、かえるの歌がきこえるよ。 ) Momoko - Riesco a sentire la ranocchia cantare. (titolo inglese (internazionale?) "My sister, Momoko")
Film educativo sulla disabilità e l'accettazione del diverso in genere.
Warning: munirsi di fazzoletti prima della visione: lacrimoni a pioggia :D
L'ho trovato davvero toccante, soprattutto per la positività della coprotagonista, Momoko, appunto.
L'altra cosa interessante è il portarci alla scoperta del mondo di Momoko per rivelazioni attraverso gli occhi del fratello gemello, con cui noi gente normale del pubblico ci possiamo identificare.
Colorful (カラフル)
https://it.wikipedia.org/wiki/Colorful
Colorful (カラフル), educativo/formativo
Il film, tratto da romanzo omonimo, tratta i classici temi dell'età evolutiva, l'amicizia, il rapportarsi con l'altro sesso, la scoperta di sé stessi, il passaggio da un sistema di valori in bianco e nero a uno dalle infinite sfumature, la capacità di perdonare i propri genitori, la rete sociale (ho già detto l'amicizia?) e così via.
Di contorno abbiamo il bullismo da una parte e la famiglia come nucleo di supporto e fondamento con il classico desco familiare.
Tutto molto semplice e lineare, per un adulto :D
Ma per un ragazzino è una vera rivoluzione, tutti ci passiamo ma troppo spesso si viene lasciati ad affrontarla senza un manuale di istruzioni, probabilmente perché ognuno è diverso ;)
Questo film tenta di parlarne, usando lo strumento che come specie umana abbiamo sviluppato: la narrazione. Credo riuscendoci :)
Sul lato tecnico, trovo un punto di forza nel disegno dei fondali/ambiente/paesaggi.
Trovata carente l'animazione della corsa forsennata, nonostante la musica tentasse di compensare :D
Una chicca il pellegrinaggio sulle tracce di una demolita tranvia di Setagaya (Tamaden), con targhe rievocative e così via; molto giapponese :D
Da noi la cosa più vicina che conosca riguarda la Ferrovia delle Dolomiti, 1921-1964, il cui tracciato è ancora riconoscibile e qualche appassionato lo ripercorre. Al pubblico è nota (a loro insaputa :D ) per averla vista immortalata in qualche film d'epoca.
Colorful (カラフル), educativo/formativo
Il film, tratto da romanzo omonimo, tratta i classici temi dell'età evolutiva, l'amicizia, il rapportarsi con l'altro sesso, la scoperta di sé stessi, il passaggio da un sistema di valori in bianco e nero a uno dalle infinite sfumature, la capacità di perdonare i propri genitori, la rete sociale (ho già detto l'amicizia?) e così via.
Di contorno abbiamo il bullismo da una parte e la famiglia come nucleo di supporto e fondamento con il classico desco familiare.
Tutto molto semplice e lineare, per un adulto :D
Ma per un ragazzino è una vera rivoluzione, tutti ci passiamo ma troppo spesso si viene lasciati ad affrontarla senza un manuale di istruzioni, probabilmente perché ognuno è diverso ;)
Questo film tenta di parlarne, usando lo strumento che come specie umana abbiamo sviluppato: la narrazione. Credo riuscendoci :)
Sul lato tecnico, trovo un punto di forza nel disegno dei fondali/ambiente/paesaggi.
Trovata carente l'animazione della corsa forsennata, nonostante la musica tentasse di compensare :D
Una chicca il pellegrinaggio sulle tracce di una demolita tranvia di Setagaya (Tamaden), con targhe rievocative e così via; molto giapponese :D
Da noi la cosa più vicina che conosca riguarda la Ferrovia delle Dolomiti, 1921-1964, il cui tracciato è ancora riconoscibile e qualche appassionato lo ripercorre. Al pubblico è nota (a loro insaputa :D ) per averla vista immortalata in qualche film d'epoca.
giovedì 8 marzo 2018
La parola di oggi è: Tazebao
https://it.wikipedia.org/wiki/Dazibao#Mondo_occidentale
Dazibao, tazepao, tazebao, tatsebao, tatsepao, ta-tze-bao ecc.
Praticamente, una sorta di striscione che sintetizza una ragione politica, un obiettivo da raggiungere, una denuncia, magari anche uno slogan motivazionale.
martedì 6 marzo 2018
Garasu no Usagi (ガラスのうさぎ)
https://en.wikipedia.org/wiki/Garasu_no_Usagi
Garasu no Usagi (ガラスのうさぎ) "Il coniglio di vetro", dramma bellico, didattico
Il film, realizzato in commemoriazione del sessantesimo anniversario della guerra (la II mondiale), ne ripercorre l'arco attraverso le (dis)avventure di una bambina.
È una ricostruzione un po' blanda, specie sulle conseguenze del conflitto poco prima e dopo la fine. Niente a che vedere con cose come Una tomba per le lucciole di Takahata Isao, per intenderci. Cioè, vengono mostrati anche gli aspetti più gretti e tragici, come gli orfani di guerra lasciati a loro stessi, ma manca il senso della tragedia.
È un'opera didattica, che si conclude con la lettura della nuova Costituzione, dove il Giappone ripudia la guerra per sempre, con grandi auspici per un futuro in cui la pace sia globale totale :)
Lo stile grafico ad acquerello ha un che di datato, tanto che non pare un film realizzato nel 2005. Probabilmente è una scelta ponderata, per dargli quella patina di passato :)
Garasu no Usagi (ガラスのうさぎ) "Il coniglio di vetro", dramma bellico, didattico
Il film, realizzato in commemoriazione del sessantesimo anniversario della guerra (la II mondiale), ne ripercorre l'arco attraverso le (dis)avventure di una bambina.
È una ricostruzione un po' blanda, specie sulle conseguenze del conflitto poco prima e dopo la fine. Niente a che vedere con cose come Una tomba per le lucciole di Takahata Isao, per intenderci. Cioè, vengono mostrati anche gli aspetti più gretti e tragici, come gli orfani di guerra lasciati a loro stessi, ma manca il senso della tragedia.
È un'opera didattica, che si conclude con la lettura della nuova Costituzione, dove il Giappone ripudia la guerra per sempre, con grandi auspici per un futuro in cui la pace sia globale totale :)
Lo stile grafico ad acquerello ha un che di datato, tanto che non pare un film realizzato nel 2005. Probabilmente è una scelta ponderata, per dargli quella patina di passato :)
lunedì 5 marzo 2018
Happy Birthday, Inochi Kagayaku Toki (ハッピーバースデー 命かがやく瞬間)
https://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/anime.php?id=15063
Happy Birthday, Inochi Kagayaku Toki (ハッピーバースデー 命かがやく瞬間) "Buon compleanno, momento di vita" (o " attimo lucente di vita"), novella drammatica per ragazzi
Prodotto dallo studio Magic Bus.
Parecchia carne al fuoco, uno spaccato dei drammi giovanili tutti concentrati assieme: negligenza genitoriale, bullismo, handicap. Drammi che a quell'età possono evolvere in tragedia :D
Il perno comunque è la maturazione personale e il messaggio positivo è che cambiando, tutto assume una diversa prospettiva. Poi c'è il tema della comunicazione, senza la quale si formano barriere d'incomprensione e conflitto.
La trama è lineare, tutto si risolve, happy end nonostante tutto.
Il motivo è semplice: il target. È rivolto agli adolescenti (ma anche pre-) con intenti formativo-educativi, quindi il tutto è semplificato in positivo.
Comunque toccante, da lacrimoni :)
Happy Birthday, Inochi Kagayaku Toki (ハッピーバースデー 命かがやく瞬間) "Buon compleanno, momento di vita" (o " attimo lucente di vita"), novella drammatica per ragazzi
Prodotto dallo studio Magic Bus.
Parecchia carne al fuoco, uno spaccato dei drammi giovanili tutti concentrati assieme: negligenza genitoriale, bullismo, handicap. Drammi che a quell'età possono evolvere in tragedia :D
Il perno comunque è la maturazione personale e il messaggio positivo è che cambiando, tutto assume una diversa prospettiva. Poi c'è il tema della comunicazione, senza la quale si formano barriere d'incomprensione e conflitto.
La trama è lineare, tutto si risolve, happy end nonostante tutto.
Il motivo è semplice: il target. È rivolto agli adolescenti (ma anche pre-) con intenti formativo-educativi, quindi il tutto è semplificato in positivo.
Comunque toccante, da lacrimoni :)
LILY-C.A.T. (リリィ・キャット)
https://en.wikipedia.org/wiki/Lily_C.A.T.
LILY-C.A.T. (リリィ・キャット) - horror fantascientifico
Uh... Prendete Alien e... e basta. :D
No, dico, il computer della nave si chiama Mother...
Ok, ok, qualche differenza c'è, ma piccina piccina :D
Vaaa beeene. Cestinata la trama, vediamo cosa c'è di buono.
Decisamente impressionante la cura nei dettagli dell'ambiente dell'astronave, non tanto nel design, quanto nelle funzionalità. Beh, anche nel design.
Altra grande cura nel rendere realistico il contesto sociopolitico, aspetto che ci riporta alla fantascienza classica.
Buona la colonna sonora.
Infine, la peculiarità di trovare ritratti personaggi di svariate etnie, con quell'enfasi tipica che ritroviamo spesso in questi casi. Di fatto, l'unico personaggio giapponese è anche quello disegnato con i tratti più armoniosi :D
Comunque, la trama scontata non ne inficia la visione; anzi, forse consente di concentrarsi maggiormente sul resto: dettagli dei disegni e animazione, narrazione, eccetera :D
LILY-C.A.T. (リリィ・キャット) - horror fantascientifico
Uh... Prendete Alien e... e basta. :D
No, dico, il computer della nave si chiama Mother...
Ok, ok, qualche differenza c'è, ma piccina piccina :D
Vaaa beeene. Cestinata la trama, vediamo cosa c'è di buono.
Decisamente impressionante la cura nei dettagli dell'ambiente dell'astronave, non tanto nel design, quanto nelle funzionalità. Beh, anche nel design.
Altra grande cura nel rendere realistico il contesto sociopolitico, aspetto che ci riporta alla fantascienza classica.
Buona la colonna sonora.
Infine, la peculiarità di trovare ritratti personaggi di svariate etnie, con quell'enfasi tipica che ritroviamo spesso in questi casi. Di fatto, l'unico personaggio giapponese è anche quello disegnato con i tratti più armoniosi :D
Comunque, la trama scontata non ne inficia la visione; anzi, forse consente di concentrarsi maggiormente sul resto: dettagli dei disegni e animazione, narrazione, eccetera :D
Jūichinin Iru! (11人いる!)
https://it.wikipedia.org/wiki/Siamo_in_11!
Jūichinin Iru! (11人いる!) Ci sono 11 persone! - thriller fantascienza, space opera
Classica fantascienza, classico anime anni '80 :)
I cadetti spaziali devono superare una prova pratica a sorpresa, 10 per squadra; ma nella squadra dei nostri eroi sono in 11! Mistero!
Tutto molto classico, specie aliene, particolarità planetarie...
Quello che mi ha sorpreso è stata la sorpresa dei protagonisti ad ogni rivelazione: "Oh! Ma sei un alieno!" Eggià, non hai letto nel prologo che l'Accademia spaziale è centro comune dove tutti i Sistemi mandano i più migliori? Tsk. :D
90 minuti ben spesi, per chi ama il genere :)
Jūichinin Iru! (11人いる!) Ci sono 11 persone! - thriller fantascienza, space opera
Classica fantascienza, classico anime anni '80 :)
I cadetti spaziali devono superare una prova pratica a sorpresa, 10 per squadra; ma nella squadra dei nostri eroi sono in 11! Mistero!
Tutto molto classico, specie aliene, particolarità planetarie...
Quello che mi ha sorpreso è stata la sorpresa dei protagonisti ad ogni rivelazione: "Oh! Ma sei un alieno!" Eggià, non hai letto nel prologo che l'Accademia spaziale è centro comune dove tutti i Sistemi mandano i più migliori? Tsk. :D
90 minuti ben spesi, per chi ama il genere :)
domenica 4 marzo 2018
Sōkō no Str.A.In. (奏光のストレイン)
https://it.wikipedia.org/wiki/S%C5%8Dk%C5%8D_no_Strain
Sōkō no Str.A.In. (奏光のストレイン) dramma fantascientifico, mecha
Str.A.In. (più spesso scritto Strain) sta per Strategic Armored Infantry, una sorta di robottoni
Serie TV dello Studio Fantasia, una delle poche.
Fantascienza classica, con alieni, cadetti spaziali, tecnologie fantascientifiche (appunto? ^_^; ), eccetera. Non è malaccio, nonostante il chara poco raffinato e qualche mecha talmente incasinato che non si capisce com'è fatto: maggie della CG :D
La trama comunque prende, i profili dei personaggi reggono (anche se qualche caduta c'è, immagino per esigenze di copione: nessuno MAI toccherebbe il Mimic di qualcun altro, in un universo siffatto; e quelle altre? è illogico azzoppare l'unico cavallo vincente che hai, che cavolo. Eppure... qualcosa mi dice che la natura umana porterebbe a questo e altro...)
Dramma, tragedia e catarsi finale.
Negli scontri e conflittualità qualcuno ci vede l'influenza di un qualche Gundam, e mi trova d'accordo. Anche se, in effetti, non è implausibile che entrambe si rifacciano a qualcosa di precedente :D
Per il resto, beh, penso non ci sia stato abbastanza coraggio di "spingersi oltre", limitandosi a un prodotto "spendibile". Per la sensibilità di qualcuno, si potrebbe parlare di cliché, ma per me sarebbe esagerato definirla tale, una sua originalità ce l'ha.
Il software di disegno non è dissimile da quelli per PC, cosa che implica una scorciatoia per non doversi inventare qualcosa di più adeguato al dispositivo
Sōkō no Str.A.In. (奏光のストレイン) dramma fantascientifico, mecha
Str.A.In. (più spesso scritto Strain) sta per Strategic Armored Infantry, una sorta di robottoni
Serie TV dello Studio Fantasia, una delle poche.
Fantascienza classica, con alieni, cadetti spaziali, tecnologie fantascientifiche (appunto? ^_^; ), eccetera. Non è malaccio, nonostante il chara poco raffinato e qualche mecha talmente incasinato che non si capisce com'è fatto: maggie della CG :D
La trama comunque prende, i profili dei personaggi reggono (anche se qualche caduta c'è, immagino per esigenze di copione: nessuno MAI toccherebbe il Mimic di qualcun altro, in un universo siffatto; e quelle altre? è illogico azzoppare l'unico cavallo vincente che hai, che cavolo. Eppure... qualcosa mi dice che la natura umana porterebbe a questo e altro...)
Dramma, tragedia e catarsi finale.
Negli scontri e conflittualità qualcuno ci vede l'influenza di un qualche Gundam, e mi trova d'accordo. Anche se, in effetti, non è implausibile che entrambe si rifacciano a qualcosa di precedente :D
Per il resto, beh, penso non ci sia stato abbastanza coraggio di "spingersi oltre", limitandosi a un prodotto "spendibile". Per la sensibilità di qualcuno, si potrebbe parlare di cliché, ma per me sarebbe esagerato definirla tale, una sua originalità ce l'ha.
Trivia.
Tra le tecnologgie futuribbili c'è il tablet pieghevole. Dopo neanche due o tre lustri abbiamo smartphone e semitablet pieghevoli, disponibili nei negozi di elettronica...
Differenze sostanziali: tastiera, touchpad(?) (quindi schermo ridotto) e stilo.
Etichette:
Anime,
anni 00,
Serie,
Studio Fantasia
sabato 3 marzo 2018
Jungle de Ikou! (ジャングルDEいこう)
https://en.wikipedia.org/wiki/Jungle_de_Ikou!
Jungle de Ikou! (ジャングルDEいこう) "Andiamo nella giungla!" - commedia sovrannaturale
Co-produzione dello Studio Fantasia.
Il tema di fondo è la classica contrapposizione tra la natura distruttiva maschile e quella generatrice femminile.
L'altro tema portante è ecologista: il mancato rispetto della Natura è foriero di catastrofe e distruzione; ovvio il riferimento a godzilla nel finale.
Il secondo episodio tratta pure, in modo indiretto, le prime mestruazioni della protagonista, fornendo così una sorta di servizio pubblico.
Ma bando alle ciance e godiamoci tutti gli ammiccamenti e il fanservice :D
La cosa più esilarante sono ovviamente le danze propiziatorie, che mimano un amplesso.
Nel finale ci informano che "ci sono leggende simili in tutto il mondo", dove potremmo leggerci un finale aperto.
Trivia:
La doppiatrice di Ongo è Megumi Hayashibara :)
Natsumi, la protagonista, in camera ha un compattino Apple Macintosh (il design indicherebbe un Macintosh SE), con collegato un lettore CD esterno (o è un'unità a nastri?) il cui design NON ricorda un AppleCD
Ma ecco che sconfiniamo nella fantasia, in quanto sarebbe un inesistente(?) modello di Power PC (o un clonazzo: notare la mela):
Ed ecco l'incongruenza: nel terzo episodio compare al suo posto tutt'altro apparato, ossia un qualche Power Macintosh (tower) con a fianco forse pure uno di tipo desktop (6100?), se non è un più antiquato LC :D
Nel padiglione espositivo, suo padre lavora con un Apple Power Macintosh, presumibilmente un qualche Quadra:
Jungle de Ikou! (ジャングルDEいこう) "Andiamo nella giungla!" - commedia sovrannaturale
Co-produzione dello Studio Fantasia.
Il tema di fondo è la classica contrapposizione tra la natura distruttiva maschile e quella generatrice femminile.
L'altro tema portante è ecologista: il mancato rispetto della Natura è foriero di catastrofe e distruzione; ovvio il riferimento a godzilla nel finale.
Il secondo episodio tratta pure, in modo indiretto, le prime mestruazioni della protagonista, fornendo così una sorta di servizio pubblico.
Ma bando alle ciance e godiamoci tutti gli ammiccamenti e il fanservice :D
La cosa più esilarante sono ovviamente le danze propiziatorie, che mimano un amplesso.
Nel finale ci informano che "ci sono leggende simili in tutto il mondo", dove potremmo leggerci un finale aperto.
Trivia:
La doppiatrice di Ongo è Megumi Hayashibara :)
Natsumi, la protagonista, in camera ha un compattino Apple Macintosh (il design indicherebbe un Macintosh SE), con collegato un lettore CD esterno (o è un'unità a nastri?) il cui design NON ricorda un AppleCD
Ma ecco che sconfiniamo nella fantasia, in quanto sarebbe un inesistente(?) modello di Power PC (o un clonazzo: notare la mela):
Ed ecco l'incongruenza: nel terzo episodio compare al suo posto tutt'altro apparato, ossia un qualche Power Macintosh (tower) con a fianco forse pure uno di tipo desktop (6100?), se non è un più antiquato LC :D
Nel padiglione espositivo, suo padre lavora con un Apple Power Macintosh, presumibilmente un qualche Quadra:
Mōryō Senki MADARA (魍魎 戦記 MADARA)
https://en.wikipedia.org/wiki/Madara_(manga)
Mōryō Senki MADARA (魍魎 戦記 MADARA) all'incirca "Madara, Cronaca della Guerra al Grande Demone" ma per gli amici solo "Madara" :D - fantasy
Titolo realizzato dallo Studio Fantasia.
Il Madara Project era uno di quei progetti multipiattaforma, comprendente giochi per NES e SNES, romanzi, manga, anime, cd audio, drama radiofonici e immagino tutta la parafernalia di pupazzetti, illustrazioni e quant'altro fa merchandise.
Il fatto che oggi se ne sappia poco ci dice qualcosa sull'effimerità dell'esistenza :D
Un paio di orette ritmate da lotte e combattimenti. La parte di avvio è abbastanza leggera, poi va in crescendo la tensione e i momenti di sollievo sono sempre più rari.
Alcune cavolate buttate qua e là (l'Arca?!?) fanno scappare qualche "macheca..." dalle labbra, ma per il resto si lascia guardare.
Più di una volta mi è venuto di compararlo a Dragon Ball, in particolare Vegeta mi pare somigli a qualche personaggio.
Mōryō Senki MADARA (魍魎 戦記 MADARA) all'incirca "Madara, Cronaca della Guerra al Grande Demone" ma per gli amici solo "Madara" :D - fantasy
Titolo realizzato dallo Studio Fantasia.
Il Madara Project era uno di quei progetti multipiattaforma, comprendente giochi per NES e SNES, romanzi, manga, anime, cd audio, drama radiofonici e immagino tutta la parafernalia di pupazzetti, illustrazioni e quant'altro fa merchandise.
Il fatto che oggi se ne sappia poco ci dice qualcosa sull'effimerità dell'esistenza :D
Un paio di orette ritmate da lotte e combattimenti. La parte di avvio è abbastanza leggera, poi va in crescendo la tensione e i momenti di sollievo sono sempre più rari.
Alcune cavolate buttate qua e là (l'Arca?!?) fanno scappare qualche "macheca..." dalle labbra, ma per il resto si lascia guardare.
Più di una volta mi è venuto di compararlo a Dragon Ball, in particolare Vegeta mi pare somigli a qualche personaggio.
Aozora Shōjotai (青空少女隊)
https://it.wikipedia.org/wiki/Aozora_sh%C5%8Djotai
Aozora Shōjotai (青空少女隊) "Squadra (aerea) Femminile Cielo Azzurro" - commedia romantica, aviazione militare
Titolo dello Studio Fantasia con la collaborazione dell'Aeronautica militare giapponese (anzi, forze aeree di autodifesa).
Ovviamente una chicca per i fan dell'aviazione, grazie ai dettagli dei mezzi e dei relativi abitacoli e strumentazione.
Addirittura, nel primo episodio, compare un gruppo di loro appostati vicino alla recinzione della base, a far foto e intercettare comunicazioni radio. Strizzatina d'occhio da parte della produzione? :)
Nel secondo si crea una situazione di mancato incontro e irrintracciabilità. Oggi sarebbe improponibile (o servirebbe un pesante rimaneggiamento), con cellulari e smartphone onnipresenti. Questo ci dà la cifra di quanto siano cambiate le nostre vite in questi vent'anni... E chissà quanto cambierà nei prossimi lustri :D
Il sesto episodio è del tipo che preferisco, con l'assurdo che monta come un'ondata di piena ^_^;;;
E il bello è che volendone forzare la semantica, la cosa si potrebbe intendere come una metaesercitazione, in cui tutte le componenti, i livelli, l'organizzazione delle strutture e sovrastrutture e intrastrutture e via a scalare, vengono messe all'opera. :D
Sublime ^_^;;
Nel complesso si difende ancora bene :D
Trivia:
Nel quarto episodio il protagonista usa un palmare, praticamente un Apple Newton (modificando il nome come usa fare), una versione per le forze armate:
Ammirate: un "Nowton" "Message Mad 1200" :D
Notare la livrea verde oliva e l'aspetto più robusto.
Nel sesto episodio, vediamo che sulla scrivania del capo staziona un Apple Macintosh, a spanne direi un Macintosh Plus
venerdì 2 marzo 2018
Tokyo vice (トウキョウ・バイス)
https://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/anime.php?id=331
Tokyo vice (トウキョウ・バイス) aka "The Tokyo Project"; azione, fantascienza
Classico anni '80, grafica, animazione, design, musica. Pacchetto completo :)
Fantascienza, ma di poco: tutto gira attorno ai progetti di un sistema robotico e al floppy disk che li contiene. Già, floppy disk: bentornati nel secolo scorso :D
Ed è pure da 720kB, dati colore e mancanza del foro di abilitazione ^_^;;
Cifra caratteristica: sopra incorpora una stampante
Tokyo vice (トウキョウ・バイス) aka "The Tokyo Project"; azione, fantascienza
Classico anni '80, grafica, animazione, design, musica. Pacchetto completo :)
Fantascienza, ma di poco: tutto gira attorno ai progetti di un sistema robotico e al floppy disk che li contiene. Già, floppy disk: bentornati nel secolo scorso :D
Ed è pure da 720kB, dati colore e mancanza del foro di abilitazione ^_^;;
Una cosa irrealistica è che non ci scappa neanche un morto, nonostante le continue sparatorie e le situazioni senza via di scampo... da cui però scampano regolarmente.
Non che mi lamenti, ma tanta irragionevolezza va a discapito della credibilità del tutto. Se proprio ci tieni, rendi le cose meno incredibili, più ragionevolmente dubbiose. ;)
Quello e altre incongruenze (tipo una motoretta che prima ti supera una macchina sportiva e poi sfreccia a... corsa d'uomo...) ne abbassano il valore (e il divertimento). Ma rimane comunque un gradevole passatempo, specie per chi apprezza lo stile di quegli anni :)
Trivia:
Abbiamo un altro bel pezzo di retrocomputing, purtroppo non riesco a risalire a qualcosa di esistito; la cosa più vicina che trovo sono il Panasonic Sr Partner, l'Access della Access Matrix Corp. (successivamente Actrix) che però usano drive da 5¼ e un paio d'altri che però usano schermi al plasma o LCD; tutti da scartare, quindi.
Kaze no Matasaburō (風の又三郎) (2016)
https://myanimelist.net/anime/30922/Kaze_no_Matasaburou_Movie
Kaze no Matasaburō (風の又三郎) "Matasaburō del vento" avventura, sovrannaturale
Tratto dalle opere di Kenji Miyazawa.
Più precisamente dal racconto omonimo.
Vincitore dell'Anime Tamago (già Anime Mirai) del 2016.
http://animetamago.jp/2016/piece/buemon/
Molta ironia, in senso buono, mi ha strappato più di una risata :)
Stavolta a trasferirsi in campagna è una bambina, che non ama starci e vorrebbe tornare in città. E i "campagnoli" compagni di classe sono animali (in senso letterale) ^_^;;
Nella storia originale il nuovo arrivato viene sospettato di essere Matasaburō, il bambino della leggenda, stavolta la nostra protagonista incontra davvero il dio del vento e raccoglie una penna dai poteri magici che gli è caduta.
Storia di integrazione e correlazioni e fantasie infantili che si intrecciano con la realtà.
La tecnica di animazione è curiosa, coniuga disegni e animazione fatti al computer con una colorazione ad "acquerello" lasciata appositamente imperfetta, come se (e magari lo è, vai a sapere) fossimo in presenza di cel colorate a mano. Imperfezione spinta fino a lasciare piccoli spazi non colorati. Come se ad averle colorate fossero stati dei bambini.
Molto curioso e intrigante :)
Ottima la colonna sonora, sempre puntuale.
Alla fine, la bambina torna in città, ma non senza il rimpianto di lasciare le nuove amicizie a malapena formatesi.
Piaciuto parecchio. D'altronde, ha vinto un concorso agguerrito... ^_^;;
Kaze no Matasaburō (風の又三郎) "Matasaburō del vento" avventura, sovrannaturale
Tratto dalle opere di Kenji Miyazawa.
Più precisamente dal racconto omonimo.
Vincitore dell'Anime Tamago (già Anime Mirai) del 2016.
http://animetamago.jp/2016/piece/buemon/
Molta ironia, in senso buono, mi ha strappato più di una risata :)
Stavolta a trasferirsi in campagna è una bambina, che non ama starci e vorrebbe tornare in città. E i "campagnoli" compagni di classe sono animali (in senso letterale) ^_^;;
Nella storia originale il nuovo arrivato viene sospettato di essere Matasaburō, il bambino della leggenda, stavolta la nostra protagonista incontra davvero il dio del vento e raccoglie una penna dai poteri magici che gli è caduta.
Storia di integrazione e correlazioni e fantasie infantili che si intrecciano con la realtà.
La tecnica di animazione è curiosa, coniuga disegni e animazione fatti al computer con una colorazione ad "acquerello" lasciata appositamente imperfetta, come se (e magari lo è, vai a sapere) fossimo in presenza di cel colorate a mano. Imperfezione spinta fino a lasciare piccoli spazi non colorati. Come se ad averle colorate fossero stati dei bambini.
Molto curioso e intrigante :)
Ottima la colonna sonora, sempre puntuale.
Alla fine, la bambina torna in città, ma non senza il rimpianto di lasciare le nuove amicizie a malapena formatesi.
Piaciuto parecchio. D'altronde, ha vinto un concorso agguerrito... ^_^;;
Kaze no Matasaburō (風の又三郎) (1988)
https://myanimelist.net/anime/12141/Kaze_no_Matasaburou
Kaze no Matasaburō (風の又三郎) "Matasaburō del vento" avventura, sovrannaturale
Tratto dalle opere di Kenji Miyazawa.
Più precisamente dal racconto omonimo.
Leggero e tranquillo, interessanti alcune rese grafiche. Ad esempio, all'inizio di ogni segmento compare il disegno in bianco e nero, poi alcuni tratti "a mano" di colore riempitivo e quindi crossfade sul disegno colorato.
Altro punto interessante il sogno/allucinazione di Kasuke, con luci e colori irreali e un che del Piccolo Principe di Saint-Exupéry coniugato con qualcosa di Marc Chagall :D
Una cosa che mi ha dato da pensare è la canzoncina che ci fa sia da sigla che da BGM. Poi ho trovato che in realtà le strofe sono tratte direttamente dal racconto, una canzoncina che il piccolo "Matasaburō" canticchia.
giovedì 1 marzo 2018
Chūmon no ōi ryōriten (注文の多い料理店) (1994)
https://anidb.net/perl-bin/animedb.pl?show=anime&aid=11948
Chūmon no ōi ryōriten (注文の多い料理店 Un ristorante con molte richieste) avventura horror
Tratto dalle opere di Kenji Miyazawa.
Terzo adattamento animato del racconto. Stavolta abbiamo un'animazione di tipo classico.
Stavolta a risentire del tempo che passa è la colonna sonora, musica da tastiera elettronica/sintetizzatore/quellarobalì.
Lineare quanto se non più del primo del 1958, non riesce però a cumulare neanche la poca tensione di quello, infilando la via della farsa. Presumo l'intento fosse quello di far ridere i bambini per quanto sono sciocchi i protagonisti; me li vedo spalancare occhi e bocca in una smorfia incredula gridando "ma NOOO! Ma come fanno a non CAPIRE?!?" per poi torcersi dalle risate :D
Chūmon no ōi ryōriten (注文の多い料理店 Un ristorante con molte richieste) avventura horror
Tratto dalle opere di Kenji Miyazawa.
Terzo adattamento animato del racconto. Stavolta abbiamo un'animazione di tipo classico.
Stavolta a risentire del tempo che passa è la colonna sonora, musica da tastiera elettronica/sintetizzatore/quellarobalì.
Lineare quanto se non più del primo del 1958, non riesce però a cumulare neanche la poca tensione di quello, infilando la via della farsa. Presumo l'intento fosse quello di far ridere i bambini per quanto sono sciocchi i protagonisti; me li vedo spalancare occhi e bocca in una smorfia incredula gridando "ma NOOO! Ma come fanno a non CAPIRE?!?" per poi torcersi dalle risate :D
Chūmon no ōi ryōriten (注文の多い料理店) (1958)
https://www.animeclick.it/anime/19091/chuumon-no-ooi-ryouriten-1958
Chūmon no ōi ryōriten (注文の多い料理店 Un ristorante con molte richieste) avventura horror
Tratto dalle opere di Kenji Miyazawa.
Primo adattamento animato del racconto. La tecnica usata è quella dell'argilla modellata e ripresa in stop-motion.
Che dire... Il tempo non è stato galantuomo... :D
Tuttavia si salva grazie alla regia, che ben ritma lo svolgersi della vicenda, cumulando pure un po' di tensione (anche se rimane una cosa blanda; ritengo che il motivo risieda nel target del pubblico giovanile).
La narrativa viene lasciata ai dialoghi, quindi gran commenti "beh, ha senso", "ma che strano" "eggià, proprio strano" da parte dei baldi cacciatori davanti all'assenza di personale del ristorante e ai cartelli con le istruzioni sempre più bizzarre man mano che procedono al suo interno.
La colonna sonora ha una sonorità di quegli anni (qualità degli strumenti di registrazione?), eseguita da un'intera orchestra. Però rimane in sottofondo ai dialoghi e alle voci disincarnate, tipico delle opere per bambini. Manca solo la voce narrante :D
Giudizio sommario: non indimenticabile. :D
Chūmon no ōi ryōriten (注文の多い料理店 Un ristorante con molte richieste) avventura horror
Tratto dalle opere di Kenji Miyazawa.
Primo adattamento animato del racconto. La tecnica usata è quella dell'argilla modellata e ripresa in stop-motion.
Che dire... Il tempo non è stato galantuomo... :D
Tuttavia si salva grazie alla regia, che ben ritma lo svolgersi della vicenda, cumulando pure un po' di tensione (anche se rimane una cosa blanda; ritengo che il motivo risieda nel target del pubblico giovanile).
La narrativa viene lasciata ai dialoghi, quindi gran commenti "beh, ha senso", "ma che strano" "eggià, proprio strano" da parte dei baldi cacciatori davanti all'assenza di personale del ristorante e ai cartelli con le istruzioni sempre più bizzarre man mano che procedono al suo interno.
La colonna sonora ha una sonorità di quegli anni (qualità degli strumenti di registrazione?), eseguita da un'intera orchestra. Però rimane in sottofondo ai dialoghi e alle voci disincarnate, tipico delle opere per bambini. Manca solo la voce narrante :D
Giudizio sommario: non indimenticabile. :D
Etichette:
Anime,
anni 50,
K.Miyazawa,
stop-motion
Chūmon no ōi ryōriten (注文の多い料理店) (1991)
https://it.wikipedia.org/wiki/Ch%C5%ABmon_no_%C5%8Di_ry%C5%8Driten
Chūmon no ōi ryōriten (注文の多い料理店 Un ristorante con molte richieste) avventura horror
Tratto dalle opere di Kenji Miyazawa.
Corto di Kihachirō Kawamoto. Anzi, no.
cito wikipedia
« è un cortometraggio d'animazione ispirato all'omonimo racconto di Kenji Miyazawa. Ideata e in gran parte realizzata nel 1988 da Tadanari Okamoto, con la collaborazione dell'animatrice e cesellatrice Reiko Ōkuyama, l'opera fu concepita come studio per un possibile lungometraggio e vide l'impiego di un'originale tecnica in cui le animazioni furono ottenute utilizzando delle calcografie in rame. Con l'improvvisa morte di Okamoto nel 1990 la lavorazione si interruppe e il cortometraggio venne completato nel 1991 dall'amico e compagno d'arte Kihachirō Kawamoto. »
Insomma, a rigor di attribuzione non è un corto di Kawamoto, bensì di Okamoto. Ma io ne approfitto per incardinarci i lavori tratti dalle opere di Miyazawa nei tag :D
Chi è Kenji Miyazawa lo potete cercare in rete, accenno solo al fatto che ha scritto Goshu il violoncellista, da cui Isao Takahata ha tratto l'omonimo film, e questo la dice lunga :D
Marrone rulez.
Talmente tanto che anche quello che non lo è finisce per sembrarlo.
La parte secondo me venuta meglio è la vegetazione: il bosco autunnale, l'erba alta, i riflessi, il chiaroscuro. Veramente colpito.
Anche la sua animazione, la flessione sotto la spinta del vento, l'ho trovata evocativa.
L'animazione dei personaggi, invece, l'ho trovata un po' saltellante, immagino per via delle difficoltà della tecnica impiegata.
Non ci sono dialoghi, tutto viene narrato dalle immagini e dalla colonna sonora. E già questo è notevole di suo.
La vicenda si snoda imperniandosi sui vari cartelli con le istruzioni che i nostri malcapitati si ritrovano davanti.
C'è un salto marcato, a circa a due terzi, una ellissi, un taglio netto senza soluzione di continuità; avrei apprezzato meglio un accompagnamento, un cross-fading, qualcosa che non lasci lo spettatore con l'impressione di essersi distratto un momento o due.
Anche il finale sembra essere un po' troncato, sostituito da un paio di scritte esplicative, forse proprio a causa della scomparsa di Okamoto, ma può essere che fosse pianificato così.
Vale la pena guardarselo un paio di volte, possibilmente di sera, in tranquillità.
Chūmon no ōi ryōriten (注文の多い料理店 Un ristorante con molte richieste) avventura horror
Tratto dalle opere di Kenji Miyazawa.
Corto di Kihachirō Kawamoto. Anzi, no.
cito wikipedia
« è un cortometraggio d'animazione ispirato all'omonimo racconto di Kenji Miyazawa. Ideata e in gran parte realizzata nel 1988 da Tadanari Okamoto, con la collaborazione dell'animatrice e cesellatrice Reiko Ōkuyama, l'opera fu concepita come studio per un possibile lungometraggio e vide l'impiego di un'originale tecnica in cui le animazioni furono ottenute utilizzando delle calcografie in rame. Con l'improvvisa morte di Okamoto nel 1990 la lavorazione si interruppe e il cortometraggio venne completato nel 1991 dall'amico e compagno d'arte Kihachirō Kawamoto. »
Insomma, a rigor di attribuzione non è un corto di Kawamoto, bensì di Okamoto. Ma io ne approfitto per incardinarci i lavori tratti dalle opere di Miyazawa nei tag :D
Chi è Kenji Miyazawa lo potete cercare in rete, accenno solo al fatto che ha scritto Goshu il violoncellista, da cui Isao Takahata ha tratto l'omonimo film, e questo la dice lunga :D
Marrone rulez.
Talmente tanto che anche quello che non lo è finisce per sembrarlo.
La parte secondo me venuta meglio è la vegetazione: il bosco autunnale, l'erba alta, i riflessi, il chiaroscuro. Veramente colpito.
Anche la sua animazione, la flessione sotto la spinta del vento, l'ho trovata evocativa.
L'animazione dei personaggi, invece, l'ho trovata un po' saltellante, immagino per via delle difficoltà della tecnica impiegata.
Non ci sono dialoghi, tutto viene narrato dalle immagini e dalla colonna sonora. E già questo è notevole di suo.
La vicenda si snoda imperniandosi sui vari cartelli con le istruzioni che i nostri malcapitati si ritrovano davanti.
C'è un salto marcato, a circa a due terzi, una ellissi, un taglio netto senza soluzione di continuità; avrei apprezzato meglio un accompagnamento, un cross-fading, qualcosa che non lasci lo spettatore con l'impressione di essersi distratto un momento o due.
Anche il finale sembra essere un po' troncato, sostituito da un paio di scritte esplicative, forse proprio a causa della scomparsa di Okamoto, ma può essere che fosse pianificato così.
Vale la pena guardarselo un paio di volte, possibilmente di sera, in tranquillità.
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